Sul grano ucraino arrivano segnali contrastanti. Il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato segnali distensivi, tuttavia, sul campo, continua a scorrere sangue. E' stato annunciato stamattina, infatti, un nuovo attacco di droni russi nella Regione di Odessa. Secondo il governatore locale sono stati colpiti complessi di produzione e di trasbordo dei cereali.

Nel frattempo, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che Mosca sta continuando ad "adempiere in modo responsabile e coscienzioso ai propri obblighi derivanti dai contratti internazionali sull'esportazione di beni complessi agroindustriali, fertilizzanti e vettori energetici". Affermazioni in linea con quanto affermato da Putin in occasione del vertice dei Brics a Johannesburg, in Sudafrica.

Oltre a ritenere "oggettivo" e "irreversibile" il processo di de-dollarizzazione, il capo del Cremlino ha chiesto ai partner del gruppo Brics di cooperare allo stesso livello e ha spiegato che sono quasi conclusi i colloqui con i Paesi africani per l'offerta gratuita di grano. In videocollegamento con il vertice Brics, Putin ha detto che la Russia continuerà ad essere un fornitore alimentare affidabile per l'Africa.

Inoltre, Mosca - a detta del presidente - sarebbe pronta a ripristinare l'accordo per l'esportazione di grano dai porti ucraini sul Mar Nero, se saranno rispettate le condizioni chieste dal governo russo, in particolare la rimozione delle restrizioni alle esportazioni di grano e fertilizzanti russi. Decisivo, in questo senso, potrebbe essere l'annunciato nuovo incontro di Putin con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si terrebbe in Russia e non in Turchia, come precedentemente stabilito. Secondo il quotidiano turco filogovernativo Yeni Safak, la ripresa delle trattative sul grano sarà al centro dei colloqui tra i due capi di Stato.

Parallelamente, proseguono i confronti tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente croato Andrej Plenkovic. Al termine dell'ultimo incontro, Zelensky, in un tweet ha annunciato un "nuovo pacchetto di aiuti militari" da Zagabria e la prospettiva di una nuova "cooperazione sulle esportazioni di grano ucraino, anche attraverso i porti croati del Danubio e dell'Adriatico".