I produttori europei sono pronti a collaborare con la Bielorussia. Lo ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura e dell'alimentazione bielorusso Sergei Bartosh al canale televisivo Ont, secondo quanto riferito dal sito Belta. Secondo il ministro, nonostante le sanzioni, la Bielorussia non ha ridotto le esportazioni alimentari. “È vero, abbiamo dovuto cambiare rotta e concentrarci nuovamente su altri mercati: paesi asiatici e africani. Oggi forniamo il nostro intero assortimento ai paesi asiatici, all'Estremo Oriente, compresi i prodotti a base di latte intero. Spediamo prodotti in Venezuela e negli Emirati Arabi Uniti", ha affermato Bartosh.

Parlando del mercato europeo, il ministro ha osservato che i produttori europei sono pronti a collaborare con la Bielorussia. “Sono semplicemente ostacolati dalla politica perseguita nei loro Paesi. Ma in ogni caso venderemo loro ciò di cui hanno bisogno e compreremo da loro ciò di cui abbiamo bisogno. Sì, sarà un po’ più difficile, ma comunque la questione è risolvibile”, ha sottolineato.

Bartosh ha aggiunto che, se lo desiderano, gli agricoltori europei possono lavorare in Bielorussia perché nella loro patria devono scaricare il latte. “Il nostro Paese è aperto alle imprese. Potremmo dare loro la terra, l'opportunità di lavorare, produrre prodotti e, cosa più importante, daremo loro la garanzia che compreremo sia la loro carne, sia i loro latticini. Non avrebbero problemi con la vendita dei loro prodotti”, ha detto il ministro.