Fukushima. Governo giapponese rassicura: "Acque pulite"
Il ministero dell'Ambiente riscontra concentrazioni di isotopo radioattivo inferiori al limite permesso
Anche il governo giapponese l'ha confermato: le acque della centrale nucleare di Fukushima non rilevano alcuna radioattività. Questo l'esito del controllo effettuato in mare nella giornata di ieri, a largo della città colpita dallo tsunami e dal conseguente disastro nucleare nel 2011.
Giovedì scorso, l'inizio delle procedure di riversamento delle acque della centrale nucleare aveva suscitato forti discussioni e aspre polemiche da parte degli ecologisti, scatenando anche la tensione tra le diplomazie cinesi e giapponesi (leggi notizia EFA News). Pechino ha vietato l'importazione di pesce nipponico (leggi notizia EFA News), tuttavia Tokyo ha dalla sua parte un alleato più che solido: l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), che peraltro considera le coste cinesi molto più radioattive di quelle giapponesi.
Nel frattempo, il ministero dell'Ambiente nipponico, effettuando controlli sulle acque riversate in undici località prossime all'impianto, ha rilevato concentrazioni di isotopo radioattivo inferiori al limite permesso, ovvero da 7 a 8 becquerel per litro. Le acque marine intorno a Fukushima, dunque, non avrebbero "alcun impatto negativo sulla salute umana e sull'ambiente". Le misurazioni del ministero proseguiranno per i prossimi tre mesi, durante i quali, settimanalmente, saranno pubblicati i risultati sulla salubrità dell'acqua,
Analoghi i risultati effettuati parallelamente dalla Tokyo Electric Power Co (Tepco), la società che gestisce l'operazione (leggi notizia EFA News), che anche nel campionamento effettuato ieri nelle acque marine più vicine all'impianto, ha riscontrato meno di 10 becquerel di trizio per litro, pertanto al di sotto del limite autoimposto di 700 becquerel e molto al di sotto di quello fissato dall'Organizzazione mondiale della sanità (10mila becquerel al litro per l'acqua potabile).
EFA News - European Food Agency