Immigrati. La sfida di un'imprenditore: "Insegnerò loro a lavorare nei campi"
Gianluca Spadoni alla premier Meloni: "Superare il paradosso della mancanza di personale"
Tra l'accoglienza indiscriminata e il respingimento intransigente, c'è chi indica una terza via. E' il caso dell'imprenditore romagnolo Gianluca Spadoni, leader di Evolution forum business school, che ha lanciato una proposta alla premier Giorgia Meloni: "Mi dichiaro pronto a formare i migranti che sbarcano in Italia o prima ancora nei loro paesi di origine per inserirli nel mondo del lavoro".
L'approccio di Spadoni alla questione migratoria è più pragmatico che ideologico. "Sono disponibile - dichiara l'imprenditore - a formare gruppi selezionati di queste persone anche eventualmente sul campo e nei loro Paesi a condizione che questi programmi formativi siano fatti a sostegno delle aziende dei vari settori economici che si dovessero occupare della formazione tecnica (hard skill) necessaria per i loro settori di attività. Sarei disposto a costruire un impianto formativo con le aziende".
L'attenzione dell'imprenditore romagnolo è rivolta in modo particolare al settore primario. "Mi occupo di soft skill quindi lavoro sulla mentalità ma poi c'è la formazione pratica e se ci servono delle persone che devono lavorare in agricoltura certo, le possiamo formare sull'atteggiamento mentale, ma poi bisogna insegnare loro a guidare un trattore, a usare un irrigatore, a potare le viti, a curare gli alberi da frutto, a mungere le mucche, a seminare e via dicendo", sottolinea.
"Se in Italia queste cose non le vogliono più fare - conclude Spadoni - allora dobbiamo insegnarle e con l'intervento delle aziende dei settori interessati si può contribuire ad affrontare in modo positivo ed efficace il tema dell'emigrazione ma allo stesso tempo usciremmo da quell'enorme paradosso secondo cui abbiamo imprese che potrebbero lavorare ma non trovano il personale".
EFA News - European Food Agency