Cheese 2023: un viaggio oltre i confini
Espositori internazionali e delegati della rete Slow Food a Bra (Cn) dal 15 al 18 settembre
Casari, pastori, produttori ed esperti da tutto il mondo presentano i loro prodotti, condividono le loro idee e le loro soluzioni comuni alle sfide che tutti stiamo affrontando - a partire dalla crisi climatica - a Cheese, il più grande evento dedicato ai formaggi a latte crudo, organizzato da Slow Food e Città di Bra, dal 15 al 18 settembre.
Espositori da 14 Paesi sono presenti nel grande mercato dei formaggi e nella Via degli Affinatori. Tra questi nomi conosciuti a livello internazionale come l’azienda Jasper Hilldagli Stati Uniti, Neil’s Yard dal Regno Unito, produttori e selezionatori da Svizzera, Svezia e vari altri Paesi europei come il Belgio e il Portogallo. Dalla Spagna arrivano espositori storici di Cheese, come Quesería Cultivo, parte di una importante delegazione nazionale che include rappresentanti dalla Comunità Slow Food Via de la Plata para el amparo de productos y emprendedores de las provincias de Salamanca y Zamora. Tra i presìdi Slow Food che presentano i loro formaggi e raccontano le loro storie, citiamo lo Stichelton a latte crudo e il Cheddar artigianale del Somerset dal Regno Unito, i formaggi a latte crudo irlandesi, il Gouda artigianale stravecchio dai Paesi Bassi, l’Emmentaler tradizionale svizzero, il francese Bleu del Queyras e dall’Austria il formaggio di pecora della varietà Plezzana. Questi ultimi sono protagonisti della conferenza "Benvenuti ai nuovi Presìdi dei caci, e non solo".
La Macedonia del Nord, presenta il suo programma di assaggi e attività grazie al sostengo del ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e dell’Economia dell’acqua. Elena Karovska Gosevska, coordinatrice di Slow Food Macedonia partecipa alla conferenza "Settembre andiamo. È tempo di migrare. La civiltà della transumanza". La Macedonia del Nord è anche al centro del Laboratorio del Gusto Di erba e transumanza in Macedonia del Nord.
La rete internazionale di Slow Food è inoltre rappresentata da numerose delegazioni dalla Norvegia e dagli altri Paesi del Nord, dai Balcani, dall’Ucraina e dalla Turchia.
Tra gli altri, Ben Mehedin, coordinatore del presidio Slow Food del maiale di Bazna della Romania, e Dessislava Dimitrova, coordinatrice di Slow Food in Bulgaria, sono sul palco della conferenza "Peste suina africana. Chi paga il prezzo più alto?", per discutere di come stanno affrontando la malattia virale che si è diffusa nei Balcani nei mesi scorsi e quali conseguenze sta determinando per la biodiversità e per i pastori. Mentre Oleksandr Shatalov, portavoce della Comunità Slow Food per il rilancio della gastronomia hutsul e dell’agricoltura tradizionale a Kvasy in Zakarpattia e fondatore dell’azienda agricola biologica Rosenthal in Transcarpazia, Ucraina, nella conferenza "Riabitare la montagna spiegano come stanno cercando di rigenerazione montagne e altopiani". Aud Slettehaug, rappresentante del presidio Slow Food del Geitost artigianale del fiordo di Sogne e del Pultost dai paesi di Hedmark and Oppland, in Norvegia, presenta sfide e soluzioni in "Cronache del clima che cambia, anche sui pascoli".
EFA News - European Food Agency