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Barry Callebaut, nuovo piano di investimenti

Più estero e oltre 523 mln di Euro da investire nei prossimi due anni

Il cioccolatiere svizzero Barry Callebaut ha dichiarato che spenderà 500 milioni di franchi svizzeri (pari a oltre 523 milioni di Euro) nei prossimi due anni come parte di un nuovo piano di investimenti strategici. Il produttore di cioccolato svizzero conferma che l'intento è quello di revisionare la sua organizzazione, aumentando il numero di regioni in cui avviene la distribuzione dei prodotti da tre a cinque, ma anche ridurre il suo comitato esecutivo a sei membri da nove in precedenza.

Il piano di investimento, denominato BC Next Level, mira a ridurre i costi annuali di 250 milioni di franchi (oltre 261 milioni di Euro): la società di Zurigo conferma che il denaro sarà speso in settori quali il miglioramento dei servizi, la ricerca e lo sviluppo. Da Barry Callebaut affermano che "l'ottimizzazione dell'impronta produttiva, la razionalizzazione delle funzioni abilitanti, l'utilizzo di centri di servizi condivisi e un'attenzione rigorosa all'eccellenza della supply chain end-to-end", saranno gli obiettivi primari del nuovo piano.

L'intenzione è quella di aumentare la velocità di mercato con cui i prodotti di Barry Callebaut vengonbo commercializzatio: questo include il cioccolato per che l'azienda distribusice a fornitori di alimenti come Unilever per i suoi gelati Magnum e Costa Coffee per il suo cioccolato da bere. Come parte della riorganizzazione, l'attuale cfo Ben De Schryver diventerà il capo regionale degli affari nordamericani di Barry Callebaut: sarà sostituito dall'ex chief financial officer di Ontex Peter Vanneste, in carica effettiva dal prossimo novembre. 

Il nuovo piano, secondo gli analisti, farebbe parte della "scommessa" del nuovo ceo Peter Feld, che ad aprile scorso ha preso il posto dell'ex ceo Peter Boone dionmessosi a sorpresa (leggi EFA News). Una scommessa che vede in attesa di conferme il mercato, ancora indeciso se dire sì o no alla nuova strada intrapresa: resta il fatto che il titolo ha perso il 22,5% del suo valore negli ultimi 12 mesi. L'azienda, inoltre ha chiuso i primi nove mesi del 2023 a lòuglio scorso con numeri contrastanti: Il fatturato è stato di oltre 6,29 miliardi di franchi svizzeri (pari a quasi 6,5 miliardi di Euro) in crescita del +3,6% ma le vendite, pari a 1.704.240 tonnellate sono scese del 2,7% (leggi EFA News).

Intanto il piano è stato accolto con favore da Jacobs Holding, il più grande azionista di Barry Callebaut con una quota del 30,1%. "Supportiamo il nuovo ceo e il suo team di gestione nell'avvicinare l'azienda ai clienti, nel promuovere la semplificazione e la digitalizzazione e nell'accelerare la creazione di valore. Rimarremo pienamente impegnati a Barry Callebaut come azionista di riferimento nel lungo periodo".

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EFA News - European Food Agency
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