"Marisa Leo, la giovane donna uccisa dal suo ex compagno, operava nel marketing di un'azienda vitivinicola siciliana nostra associata, Colomba Bianca. Lascia una bimba di soli 4 anni. Alla sua famiglia, ai colleghi e al presidente di Colomba Bianca Dino Taschetta, che non si è sentito di essere qui oggi, vanno le nostre più sentite condoglianze". Con queste parole, Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini, ha ricordato l'imprenditrice trapanese 39enne, vittima di femminicidio nei giorni scorsi a Marsala, strappando l'applauso dei partecipanti alla conferenza stampa sulle previsioni vendemmiali al Masaf (leggi notizia EFA News).

Marisa Leo lavorava al marketing di una delle più grandi cantine cooperative della Sicilia Occidentale, Colomba Bianca. In questa veste, aveva partecipato attivamente all'ultimo Vinitaly. L'uomo che l'ha uccisa, Angelo Reina, che si è suicidato dopo il delitto, era padre della loro bimba di 4 anni. I due si erano separati poco dopo il lieto evento e la donna aveva già denunciato l'ex compagno per stalking.

"Donna del vino, madre premurosa e ispiratrice delle nostre cantine. Mente e braccio di scelte di successo, colonna portante di progetti internazionali per la filiera vitivinicola italiana, visionaria comunicatrice nel mondo dei vitigni made in Sicily. Era attiva contro la violenza di genere. È inesplicabile immaginare una nuova vendemmia senza lei". Così la ricordano i colleghi di lavoro sui social di Colomba Bianca. "Ciao Marisa, eri e sarai luce", si legge nel testo commemorativo dell'imprenditrice siciliana, che stava organizzando una manifestazione contro la violenza sulle donne.