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CLARA MOSCHINI

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Latte. Sainsbury's investe nei suoi allevatori

Circa 7 milioni di euro aggiuntivi l'anno per sostenere il settore lattiero caseario

La catena inglese dei supermercati Sainsbury's ha annunciato un nuovo investimento di 6 milioni di sterline (poco meno di 7 milioni di Euro) a favore dei suoi allevatori di bestiame da latte: l'obiettivo è quello di promuovere il sostegno a lungo termine al settore. Dal mese prossimo, dunque, gli allevatori che forniscono latte a Sainsbury's saranno pagati di più grazie all'investimento annuale.

In dettaglio, 4,3 milioni di sterline del nuovo investimento serviranno a dare agli allevatori un supplemento fisso di 1 penny al litro di latte, oltre al prezzo del "costo di produzione", calcolato in modo indipendente, che il retailer paga attualmente agli allevatori. Dato che il volume di latte prodotto all'anno per azienda è di circa 2,7 milioni di litri, ciò significa che l'allevatore medio potrebbe ricevere circa 27.000 sterline in più all'anno pari a oltre 31 mila Euro: 1,7 milioni di sterline sarà utilizzato per i bonus di sostenibilità. 

Sainsbury's afferma che gli agricoltori saranno ricompensati per aver aiutato il supermercato a raggiungere i suoi obiettivi "Plan for Better": in particolare, ad avere contribuito alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, attraverso attività come l'utilizzo di mangimi di provenienza sostenibile e l'impiego della giusta quantità di fertilizzanti, nel modo corretto.

Il nuovo investimento sarà in vigore dal 1° ottobre prossimo e si aggiunge a 8,9 milioni di sterline (oltre 10,3 milioni di Euro) concessi agli allevatori nell'aprile dell'anno scorso. Da quando nel 2012 il supermercatro ha introdotto il modello del "costo di produzione" nell'Sddg, cioè nei progetti che hanno come obiettivo la net zero emission, Sainsbury's sostiene di aver pagato agli agricoltori, in media, 2,45 pence (0,028 centesimi di Euro) al litro in più rispetto al resto del mercato, con un beneficio di 114 milioni di sterline, pari a oltre 132,6 milioni di Euro.

"L'industria lattiero-casearia sta diventando sempre più impegnativa -sottolinea preoccupato Gavin Hodgson, direttore dei settori Agricoltura, acquacoltura e orticoltura di Sainsbury's-. Riconosciamo la responsabilità che abbiamo come rivenditori nel sostenere gli agricoltori e la necessità di continui investimenti in questo settore".

Riconoscendo la crescente volatilità dei costi dei fattori produttivi e l'elevato livello di investimenti di capitale richiesti dagli allevatori, Sainsbury's ha intrapreso una revisione della durata di un anno, con il supporto del suo gruppo direttivo Sddg, "Dairy Development Group": lo scopo del monitoraggio è quello di tenere d'occhio le modalità di pagamento del latte agli allevatori, la cui occupazione è messa sempre più a rischio dalla crescente crisi in atto.

A questo proposito il supermercato ribadisce i dati di una ricerca di agosto scorso elaborata da Nfu, la National farmers' union of England and Wales, la più grande organizzazione industriale di agricoltori nei due Paesi: secondo il report, fattori come l'aumento dei costi hanno portato circa il 5% degli allevatori ad abbandonare il settore lattiero-caseario l'anno scorso: uno su dieci ritiene che lo abbandonerà entro il 2025 (leggi EFA News).

"Siamo orgogliosi dei nostri continui investimenti nel Sainsbury's Dairy Development Group e siamo certi che il nostro investimento annuale di 6 milioni di sterline aiuterà gli allevatori a pianificare un futuro sostenibile e a lungo termine -aggiunge Hodgson-. A nostra volta, ci auguriamo che questo fornisca anche una garanzia di approvvigionamento per i nostri clienti, mentre continuiamo a sostenere il latte britannico ora e per il futuro".

La nuova legislazione in materia di conformità per gli allevatori di bestiame da latte significa che molti dovranno apportare aggiornamenti alle loro aziende: ad esempio, migliorare i depositi di mangime e aumentare le dimensioni dei depositi di liquame, tutti interventi che possono essere costosi. Sainsbury's spera che il sostegno aggiuntivo dia agli allevatori la fiducia e il desiderio di investire in questi cambiamenti a lungo termine, in modo da poter continuare a produrre per gli anni a venire.

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EFA News - European Food Agency
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