Ulteriori contributi elargiti a favore dell’autotrasporto sono utili, ma non risolvono il problema del caro carburante. Lo sostiene Trasportounito secondo cui non risulta utile nemmeno la misura normativa relativa alla “clausola del carburante” che, come più volte segnalato al precedente Governo, è tronca, e quindi fallimentare.

Sul tema delle regole il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo denuncia che “la promessa del Governo di aprire un confronto per riscrivere le regole del mercato segna ormai un ritardo di un anno. Per fare chiarezza su alcune disposizioni comunitarie ci siamo dovuti rivolgere direttamente a Bruxelles". 

"Purtroppo -prosegue- i tempi di pagamento, garanzie dei crediti e retribuzione al carico e scarico sono ancora norme bianche, cioè inapplicabili che richiedono affidabilità e concretezza. E a ciò si aggiunge un’ulteriore necessità derivante dall’urgente ristrutturazione della motorizzazione civile a tutti i livelli”.

“Ci troviamo di fronte -aggiunge Longo- a mancate risposte sul tema dei conducenti dei veicoli industriali mediante nuovi sistemi di addestramento e nuove procedure per impiegare i conducenti esteri”. 

In definitiva secondo il segretario di Trasportounito, "l’impegno dimostrato sino ad ora dal Governo ha evitato qualsiasi tipo di conflitto con la categoria, ma ora il ministero deve compiere passi concreti”.