Clima. Il governo greco tassa gli alberghi
Il premier Mitsotakis stanzia 600 milioni di euro contro il cambiamento climatico
La Grecia si prepara alla guerra. Quella probabilmente più difficile, da combattere contro un nemico subdolo e pericoloso come il cambimaneto climatico. Dopo i devastanti incendi di questa estate, seguiti da diverse inondazioni, adesso il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha promesso di combattere il cambiamento climatico ritenuto alla base degli eventi estremi di quest'estate.
Per questo il governo conservatore, eletto con una vittoria schiacciante tre mesi fa, ha dichiarato che la Grecia raddoppierà i fondi messi a disposizione per i disastri naturali legati al cambiamento climatico, portando il totale a 600 milioni di Euro: tutto sarà pagato con una tassa sugli hotel di lusso. Mitsotakis ha anche annunciato uno sconto del 10% sulla tassa di assicurazione immobiliare e sull'assicurazione obbligatoria per le medie e grandi imprese.
Il premier e il governo ritengono, infatti, che la crisi climatica in corso abbia giocato un ruolo importante nella propagazione dei numerosi incendi che hanno devastato il Paese, ma anche nelle inondazioni causate dalle forti piogge torrenziali, inusuali nel periodo estivo. Ad agosto, un incendio nella regione nord-orientale di Evros è stato il più grande evento singolo mai registrato nell'Ue e ha ucciso 26 persone.
Poche settimane dopo, la tempesta Daniel ha colpito la pianura centrale della Tessaglia, uccidendo almeno 17 persone, prima di colpire la Libia.
Gli incendi greci hanno distrutto 378.381 ettari di terreno, bruciando migliaia di animali e distruggendo case e aziende. Le inondazioni hanno provocato la morte di circa 110.000 animali da allevamento e decimato un quarto della produzione agricola del Paese.
Mitsotakis ha dovuto affrontare diverse critiche per la gestione delle crisi. Il partito di opposizione Syriza ha più volte affermato che non sono stati effettuati lavori di prevenzione delle inondazioni, nonostante queste avessero colpito la Tessaglia già lo scorso anno, accusando, di fatto, il governo di voler mettere a tacere gli scienziati che lanciano l'allarme sul cambiamento climatico. A loro volta gli attivisti per il clima hanno accusato il leader di non prendere sul serio la politica ambientale.
Il 16 settembre scorso, però, c'è stato il cambio di rotta con il premier Mitsotakis che ha promesso di intraprendere azioni decisive per affrontare i disastri futuri. "La Grecia sta affrontando una guerra in un periodo di pace -ha sottolineato il primo ministro greco nel suo discorso alla Fiera internazionale di Salonicco-. Nell'arco di due settimane abbiamo vissuto il peggior incendio e le peggiori alluvioni della nostra storia. La crisi climatica è qui e ci costringe a vedere tutto in modo diverso".
"È giunto il momento di avviare un dibattito pubblico sull'assicurazione obbligatoria di tutte le case e le imprese", ha dichiarato il premier. Non tutte le nuove politiche proposte sono state accolte con favore: il primo ministro, per esempio, ha annunciato l'intenzione di trasferire il controllo del Servizio meteorologico nazionale e dell'osservatorio al ministero della Protezione Civile. Una mossa malvista, che arriva dopo che i funzionari del suo governo hanno criticato i dati provenienti dall'organizzazione.
EFA News - European Food Agency