Il governo greco fa sul serio per quanto riguarda la lotta all'inflazione. I grandi supermercati in Grecia dovranno condividere con le autorità i loro listini prezzi per gli alimenti di base. Lo ha dichiarato il governo del premier Mitsotakis, che da ieri è alle prese col tentativo di aiutare le famiglie nella dura lotta all'aumento dei costi alimentari. Il ministro dello Sviluppo economico Kostas Skrekas ha spiegato che le grandi catene di supermercati dovranno notificare alle autorità i listini dei loro fornitori per aiutare a identificare quali prodotti sono diventati costosi e combattere i profitti.

Per quanto riguarda in particolare frutta e verdura, i supermercati dovranno pubblicare i loro prezzi al dettaglio, mentre dovranno anche indicare i prodotti con uno sconto di almeno il 5% rispetto al loro costo prima del 20 settembre. "Il nostro obiettivo -aggiunge- è quello di ottenere un calo permanente e visibile dei prezzi di vendita e di stimolare la concorrenza". I supermercati che dovessero essere scoperti a praticare sconti falsi, avverte il ministro, dovranno pagare multe salate.

L'inflazione in Grecia ha toccato livelli record durante la pandemia ma ora si è raffreddata, con un aumento dei prezzi al consumo del 3,5% in agosto. Ma con un'inflazione alimentare ancora al 10,8% il mese scorso, molte famiglie hanno faticato a comprare i beni di prima necessità.

Per quanto riguarda le nuove iniziative del governo, da febbraio l'esecutivo offre un assegno mensile alle famiglie a basso reddito per aiutarle a sostenere le spese del supermercato. "Non ci nasconderemo dietro le statistiche -sottolinea il ministro Skrekas-. Nessuno può essere felice quando ci sono famiglie che faticano a comprare beni di prima necessità".