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Argentina: agricoltrice premiata per la farina d'uva. Ma non è una novità...

Anche in Italia se ne produce ed è utile a prevenire cancro, obesità e Alzheimer

La farina d'uva va per la maggiore in Argentina e non solo. Nel Paese latino-americano si segnala l'assegnazione di un premio a una giovane produttrice di Cordoba, che ha fatto di necessità virtù. Sofferente di una malattia autoimmune, Lorena Londero si mise a sperimentare un cibo a lei adatto, scoprendo che la stessa farina d'uva è ricca di proprietà nutrizionali, nella misura in cui contiene omega, ferro, magnesio, manganese, fibre e rame.

Londero ha quindi iniziato a trattare il materiale con semi non destinati alla vinificazione, ottenuti da un'azienda agricola di famiglia e dalla cantina Terra Camiare, a Colonia Caroya. La farina d'uva da lei ottenuta e prodotta, le ha fatto guadagnare uno dei premi della 18° edizione del Concorso Nazionale di Innovazione "Innovar", promosso dal ministero della Scienza, Tecnologia e Innovazione argentino. Nel frattempo, un'altra cantina, La Carayense ha iniziato ad esporre e vendere il prodotto.

La motivazione del riconoscimento sta nella salubrità e anche nella sostenibilità della farina d'uva, che si ottiene da un sottoprodotto della vite, solitamente destinato allo scarto. Un'altra delle virtù della farina d'uva è la sua natura di integratore alimentare con elevate quantità di antiossidanti, tra cui il resveratrolo, un elemento ampiamente utilizzato per prevenire il cancro e l'Alzheimer, tra le altre malattie. Alcuni anni fa, un team di ricercatori sudcoreani e canadesi ha affermato che la farina d'uva, se mescolata al kefir, sarebbe utile per la perdita di peso.

A onor del vero, l'uso della farina d'uva non è una vera novità ed è diffuso in varie parti del mondo. In questo ambito, l'Italia non ha nulla da invidiare ad altri Paesi. Da noi il prodotto è denominato per lo più "farina di vino" o "farina dei vinaccioli" ed è ricercata in particolare per le sue proprietà antiossidanti. La produce tra gli altri, Molino Sant'Alfonso, azienda alimentare della provincia di Caserta. Essendo povera di glutine, la farina d'uva si può aggiungere alla normale farina per i prodotti da forno in una modalità prevista tra il 5% e l’8%. C'è chi la usa nelle zuppe, chi per i biscotti.

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EFA News - European Food Agency
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