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Export. Mascarino: "L'Italia può diventare n°1 al mondo"

Gli esempi da imitare, secondo il presidente di Federalimentare

Gli Usa eccellono nella pianificazione strategica, il Giappone nella logistica, la Svizzera nell'accesso ai punti vendita.

L'agroalimentare italiano si trova in una "tempesta perfetta" e i dati - tutto sommato confortanti - sul settore, dovrebbero stimolare tutti gli attori economici a "lavorare per uscire dalla crisi più forti di prima". Lo ha detto il presidente di Federalimentare Paolo Mascarino, intervenendo oggi alla presentazione del rapporto Ismea sull'agroalimentare italiano (leggi notizia EFA News).

Se è vero che l'Italia è la terza nazione per export agroalimentare dopo Usa e Paesi Bassi, "cos'è che hanno questi due Paesi più di noi e cosa ci manca per diventare i numeri uno?", ha domandato Mascarino. Nella "filiera del root market", dunque, si rende necessario "prendere esempio da altri Paesi". Il presidente di Federalimentare ha indicato la "pianificazione strategica" in cui gli Usa "fanno meglio di noi" e "aiutano le imprese a fare business plan". Anche la Germania "aiuta le imprese nell'export", quindi sarebbe lecito "rubacchiare qualche idea", ha chiosato Mascarino.

C'è poi il Giappone, che ha "il sistema logistico migliore del mondo", che gli permette di "esportare a costi bassi". La Svizzera, infine, può vantare "esperti di mercato che aiutano le imprese ad accedere ai punti vendita. In ogni punto della catena - ha concluso il presidente di Federalimentare - potremmo fare un salto di qualità" e da ogni Paese "potremmo studiare e imparare".

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EFA News - European Food Agency
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