Il presidente Xi Jingping vuole rendere lo Heilongjiang un polo della sicurezza alimentare.

C'è l'e-commerce ma c'è anche l'agricoltura al centro dei nuovi accordi tra aziende russe e cinesi partecipanti a una conferenza regionale a Shenyang, nel nord della Cina. Lo riferisce la Reuters, citando a sua volta i media di Stato cinesi. Secondo quanto riferito, vi sono quasi 800 aziende cinesi che ambiscono ad entrare nel mercato russo. Da parte loro, da gennaio a settembre 2023, 40 aziende russe hanno avviato la loro attività nella provincia cinese di Liaoning.

Le spedizioni in uscita da Liaoning verso la Russia sono aumentate dell'82,3% nei primi nove mesi rispetto all'anno precedente, raggiungendo 42,64 miliardi di yuan (5,83 miliardi di dollari). A marzo 2023, a Shenyang è stato aperto un nuovo hub merci per i treni merci Cina-Europa, con un treno che trasportava 55 container in partenza per la Russia per celebrare l'inaugurazione.

A maggio, l'agenzia delle dogane cinese ha riferito che la provincia di Jilin (senza sbocco sul mare) potrà utilizzare Vladivostok, il più grande porto dell’Estremo Oriente russo, per spedire merci a Zhoushan e Jiaxing nella provincia cinese orientale dello Zhejiang a partire da giugno, riducendo i costi e i tempi di trasporto per Carico di Jilin diretto alla Cina orientale.

La provincia dello Heilongjiang dovrebbe diventare anche un passaggio fondamentale per l’apertura della Cina al nord, aveva dichiarato lo scorso il presidente cinese Xi Jinping, sostenendo che la provincia dovrebbe svolgere un ruolo attivo nella salvaguardia della difesa nazionale, della sicurezza alimentare e energetica.

A settembre, il commercio bilaterale tra Russia e Cina è salito a 21,18 miliardi di dollari, il più alto dal febbraio 2022, quando la Russia ha iniziato la guerra in Ucraina, secondo i dati dell’amministrazione generale delle dogane cinese all’inizio di questo mese.