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Campari, il mercato non apprezza i risultati

Il titolo perde in Borsa il 6,8%: gli analisti aspettavano meglio

Crollano in Borsa le azioni Campari sull'onda dei risultati del terzo trimestre (leggi EFA News). La chiusura vede il titolo in rosso a -6,8% ma durante la seduta è arrivato a perdere anche il 13%. Questo perché, secondo gli analisti, il gruppo ha nettamente disatteso le attese sia per quanto riguarda le vendite che l'utile operativo del terzo trimestre.

Gli analisti concordano su un punto a favore del produttore di Aperol e degli amari Campari: la società, dicono, ha superato le performance di altri produttori di alcolici che hanno sofferto per il rallentamento della domanda negli Stati Uniti dopo l'impennata post-covid, per il cattivo tempo in Europa e per la difficile economia cinese. Eppure, nonostante questo, la performance è stata più debole del previsto.

La crescita delle vendite organiche del 4,4% per il trimestre è stata ben al di sotto dell'oltre 8% atteso in media dagli analisti. Inoltre, fanno notare gli esperti, gli utili rettificati sono scesi dell'11,4% a 160,8 milioni di Euro a causa di un impatto valutario negativo.

L'azienda ha dichiarato che il maltempo in Europa, che quest'anno ha oscillato tra caldo estremo e inondazioni, ha colpito le vendite soprattutto nel mercato nazionale: Campari ha segnalato, inoltre, forti cali in altri mercati chiave, come la Giamaica: neppure il ritorno a livelli di vendita più normali negli Stati Uniti è riuscita a salvare la sua performance.

"Nel complesso, la nostra forte performance è continuata nei nove mesi, grazie alla dinamica positiva dei brands, in particolare aperitivi, tequila e bourbon, nonché all’aumento dei prezzi, presente su tutto il portafoglio: l’andamento rispecchia anche la prevista normalizzazione nel terzo trimestre e l’impatto delle condizioni climatiche avverse in Europa spiega l'amministratore delegato Bob Kunze-Concewitz-. Guardando al resto del 2023, ci attendiamo che la performance dei ricavi rifletta la forza dei nostri brands chiave con una continua sovraperformance del settore nei principali mercati di riferimento, l’effetto prezzo positivo e la continua normalizzazione della crescita dei volumi". 

"In concomitanza -aggiunge il ceo-, ci aspettiamo che i margini riflettano gli aumenti di prezzo, l’evoluzione del mix di vendita in relazione alla stagionalità del business, la normalizzazione dell’inflazione sui costi di produzione, nonché i continui investimenti volti a rafforzare le capacità commerciali del gruppo. Su base annua, confermiamo la nostra guidance di margine ebit rettificato stabile in percentuale sulle vendite nette a livello organico nonostante l’attuale macroambiente volatile. Inoltre, prevediamo che il trend negativo del cambio continui, riflettendo l’indebolimento del dollaro statunitense e di altre valute chiave dei mercati emergenti, nonché l’apprezzamento del peso messicano. Nel medio termine, rimaniamo fiduciosi di continuare a realizzare una forte espansione organica del fatturato e dei margini, sfruttando il miglioramento del mix e l’allentamento dell’inflazione dei costi di produzione".

Ebbene, anche se Campari ha confermato la guidance del gruppo per l'intero anno, molti operatori speravano che le prospettive potessero aumentare. Non tutti però sono d'accordo: secondo Trevor Stirling, analista di Bernstein, la reazione dei mercati oggi è stata "eccessiva". Sostiene l'analista: sebbene il ritorno di Campari a livelli di crescita più sostenibili sia avvenuto prima del previsto in concomitanza con il maltempo in Europa e il destoccaggio in Italia, ciò non indica un problema fondamentale per il gruppo. 

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EFA News - European Food Agency
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