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Australia-Ue: fallito negoziato commerciale

Condizioni inaccettabili, secondo Canberra. Determinante l'intransigenza degli agricoltori

L'accordo commerciale euro-australiano naufraga proprio a partire dal fronte agroalimentare. A riferirlo è stato il ministro del Commercio con l'estero australiano Don Farrell che, comunque, non dispera: "I negoziati continueranno e spero che, un giorno, firmeremo un accordo che avvantaggerà sia l'Australia che i nostri amici europei", ha detto Farrell in una videodichiarazione a seguito delle prime discussioni informali avviate tra Bruxelles e Canberra, a margine di una riunione dei ministri del Commercio del G7 in Giappone.

"La Commissione europea si rammarica della mancanza di progressi compiuti durante i colloqui di oggi a Osaka. I nostri gruppi negoziali hanno compiuto buoni progressi nelle ultime settimane, anche nei giorni precedenti l'incontro di Osaka. C'era ottimismo sul fatto che un accordo fosse a portata di mano", ha dichiarato da parte sua un portavoce della Commissione Europea. "Tuttavia, le discussioni ministeriali a Osaka non hanno visto gli stessi progressi. La parte australiana ha ripresentato richieste in ambito agricolo che non riflettevano i recenti negoziati e il processo tra alti funzionari. La Commissione europea è pronta a continuare i negoziati".

E' saltato, quindi, l'incontro, previsto oggi, tra Farrell e il vicepresidente della Commissione Europea e commissario per il Commercio Valdis Dombrovskis. Quest'ultimo aveva riferito di aver presentato all'Australia "un'offerta di accesso al mercato agricolo commercialmente significativa, pur essendo consapevole degli interessi del settore agricolo europeo". Dombrovskis ha poi dovuto anch'egli ammettere che gli australiani "non sono stati in grado di impegnarsi" sulla base di tale offerta e che quindi "non siamo stati in grado di fare progressi".

L’Australia si era già ritirata dalle trattative a luglio, obiettando che l’offerta sul tavolo non avrebbe aperto sufficientemente il mercato dell’Unione Europea ai suoi prodotti agricoli. Lo stesso ministro Farrell aveva ribadito che l'esecutivo di Canberra avrebbe posto un ulteriore rifiuto durante i round negoziali di Osaka, nel caso in cui l'offerta di Bruxelles non fosse stata "abbastanza buona". Lo stesso ministro australiano, alla vigilia del confronto giapponese, aveva aggiunto che un fallimento delle trattative avrebbe rimandato tutto alla seconda metà dell'anno prossimo, ovvero dopo l'insediamento della prossima Commissione Europea.

I negoziati commerciali euro-australiani vanno avanti dal 2018 e vedono al centro l'ambizione del settore primario oceanico di esportare i propri prodotti nel vecchio continente, concedendo in cambio all'Europa un accesso facilitato alle risorse minerarie australiane.

L'associazionismo agricolo australiano ha svolto la parte più intransigente, facendo pressione sul proprio governo, affinché non firmasse un "accordo disastroso" che avrebbe posto il Paese "in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti di Nuova Zelanda, Canada e Sud America, che hanno un maggiore accesso ai mercati dell’Ue".

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EFA News - European Food Agency
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