Agnello di Sardegna Igp: fatturato da record a 44 mln euro
Il Consorzio è il primo in Europa per volume d'affari tra le carni ovine
Con 44 milioni di euro è sardo il primo Consorzio di carni ovine in Europa per fatturato. Si tratta del Consorzio per la tutela dell’Agnello di Sardegna Igp (Contas) come emerso dai dati presentati stamattina all’assemblea generale tenutasi a Borore, al ristorante Le Cupole alla presenza oltre del Consiglio di amministrazione e dei delegati regionali anche dei rappresentanti della associazioni di categoria, di diversi tecnici e ricercatori delle Agenzie e dell’Università.
L’occasione annuale ha dato modo ai vertici del Contas di presentare alla platea i dati. “Le quotazioni del latte e il miglioramento delle tecniche di alimentazione hanno favorito la resilienza degli allevamenti dell’isola – ha spiegato Alessandro Mazzette, direttore del Contas -. I dati rilevati dall’ufficio Ricerca e Sviluppo del Contas mostrano che il numero di capi non ha subito riduzioni sostanziali negli ultimi anni e che la riduzione registrata sulla Banca Dati Nazionale è sostanzialmente dovuta ad un allineamento dei registri aziendali ai sistemi digitali che nell’ultimo biennio ha subito una sensibile accelerazione. Ulteriori conferme arrivano inoltre dal numero degli animali da rimonta che nell’ultimo triennio – ha spiegato ancora – è rimasto invariato mentre si registra un calo del numero degli animali da riforma legato al miglioramento dello stato di salute generale degli animali conseguenza del prezzo del latte e delle tecniche di alimentazione e gestione degli animali”.
L’altro progetto che riguarda invece un altro obiettivo del Consorzio che è quello della copertura di altri mercati nei periodi in cui l’agnello da latte non ha mercato. “Con l’obiettivo di raggiungere il 100% dei capi nati e macellati in Sardegna certificati Igp (attualmente copriamo l’85%), ci stiamo aprendo a nuovi mercati – ha annunciato Battista Cualbu, presidente del Contas -, e tra questi guardiamo con molto favore alla Francia e grazie alla certificazione Halal ai mercati arabi”. Per questo è stato presentato dai ricercatori Agris Maria Sitzia e Andrea Frongia il risultato della sperimentazione in azienda dell’allevamento dell’agnellone pesante, dall’incrocio industriale della pecora sarda reso possibile con il contributo della legge Regionale 7 del agosto 2007, “Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna”. “La produzione dell’agnellone nella azienda zootecnica ovina della Sardegna”. E’ stato infine annunciato l’avvio di un progetto che persegue una alimentazione univoca per tutti gli agnelloni pesanti, attraverso centri raccolta e la Daga carni.
EFA News - European Food Agency