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Carlsberg/2. L'ex presidente russo Medvedev contro il birrificio

Dura reazione su Telegram alle dichiarazioni del ceo danese che accusa Mosca

Non si sono fatte attendere le reazioni alle dichiarazioni di Jacob Aarup-Andersen, ceo di Carlberg, che martedì scorso ha confermato di abbandonare definitivamente la Russia rea, sostiene" di avere rubato il business" al colosso danese della birra. A schierarsi contro il birrificio danese, andandoci giù pesante, è l'ex presidente russo Dmitry Medvedev che, su Telegram, invia un messaggio in cui prende posizione contro il birrificio "per aver pensato di poter abbandonare la Russia senza incorrere in sanzioni dopo che l'Occidente ha sanzionato Mosca per l'invasione dell'Ucraina".

Medvedev, un tempo considerato un riformatore liberale e oggi, invece, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, secondo gli organi di stampa esteri con il suo messaggio avrebbe apertamente "deriso" il produttore di birra. Il post effettivamente non lascia spazio a incertezze, almeno a guardare il linguaggio usato. 

"Come i loro fratelli del serraglio occidentale, hanno abbandonato tutto in Russia per motivi politici, si sono rifiutati di adempiere ai loro obblighi nei confronti degli appaltatori russi. E pensavano di essere lasciati in pace" scrive Medvedev nel post riferendosi a Carlsberg il cui ceo, Aarup-Andersen, martedì scorso ha dichiarato che la Russia "ha rubato gli affari" al birrificio danese quando il presidente Vladimir Putin, a luglio, ha concesso al governo federale il controllo temporaneo della sua partecipazione di maggioranza nel produttore russo di birra Baltika (leggi EFA News).

Secondo le autorità russe la mossa del birrificio danese non cambia l'assetto proprietario, ma Carlsberg ha dichiarato di aver tagliato i legami con Baltika, eliminando tutti gli accordi di licenza, e di non voler concludere un accordo con Mosca che faccia sembrare legittimo il sequestro.

"Aderiamo alle sanzioni contro di voi, diamo le armi al regime ucraino ma non toccate le nostre proprietà o almeno lasciateci vendere con profitto", scrive Medvedev nel suo post al veleno sintetizzando in poche battute le "pretese" di Carlsberg. Non contento, Medvedev si è detto orgoglioso del fatto che la Russia abbia "spremuto" l'azienda di birra per renderla di proprietà dello Stato. "Grazie per gli investimenti che ora stanno lavorando per la Russia, riempiendo il suo bilancio -aggiunge l'uomo politico russo-. Un bilancio forte significa aiuto per il fronte. A questo proposito, anche gli insensati danesi stanno dando il loro contributo alle moderne armi russe". 

Il gruppo danese ha interrotto gli investimenti in Russia poco dopo l'invasione e sta cercando di vendere Baltika dall'anno scorso, seguendo le orme di molte altre aziende occidentali che stanno uscendo dalla Russia. Carlsberg aveva otto birrifici e circa 8.400 dipendenti in Russia: l'anno scorso ha subito una svalutazione di 9,9 miliardi di corone danesi (1,4 miliardi di dollari) su Baltika.

 

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EFA News - European Food Agency
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