Anche la Colombia dichiara guerra a bevande zuccherate e cibi ultraprocessati. Lo stabilisce la nuova "tassa salutare" emanata dal governo di sinistra di Gustavo Petro, introdotta al fine di "promuovere abitudini sane e scoraggiare il consumo di alimenti ultra-processati o di alimenti con eccesso di zucchero e sodio".

A finire nel mirino 21 prodotti, dai cioccolatini agli insaccati, fino ai prodotti da forno, i gelati e le marmellate, le bibite analcoliche e i succhi di frutta ed energetici. La "tassa salutare" rientra nella riforma fiscale approvata nel 2022, con aumenti del 10% fino alla fine dell'anno, poi del 15% nel 2024, infine del 20% nel 2025.

Contestato dagli oppositori e dai produttori, il presidente Petro si difende, dicendo di non voler rimpinguare le casse dello Stato ma soltanto di aiutare a "scegliere cibi sani e migliorare lo stato di salute del popolo colombiano".