Ortofrutta: buone notizie per l'export in Asia
Esito positivo per le visite ispettive riguardanti pere, mele e kiwi destinati a Cina, Corea, Taiwan e Thailandia
Si è conclusa positivamente l’attività che, per un un mese e mezzo, ha visto Cso Italy organizzare e preparare quattro visite ispettive finalizzate a permettere l’export di prodotti ortofrutticoli in Cina (pere), Corea del Sud (kiwi), Taiwan (mele) e Thailandia (pere).
Dopo sei anni, il 26 giugno è stato firmato il protocollo che autorizza l’export di pere italiane in Cina. Un risultato fortemente voluto, frutto del consolidato lavoro di squadra tra la Regione Emilia Romagna, Cso Italy e le imprese ad esso associate, che hanno dato la massima disponibilità e collaborazione. L'accordo può aprire scenari nuovi ad un prodotto che caratterizza il made in Italy di settore e che è stato drammaticamente penalizzato dal cambiamento climatico. I negoziati iniziati nel 2017, poi rallentati dal Covid e ripresi a fine 2021, hanno richiesto diversi step tecnici prima della conclusione. A settembre 2022 era stata fatta la prima visita ispettiva in modalità ibrida (on-line e in presenza) da parte di funzionari cinesi ad aziende emiliano-romagnole, la regione dove si concentra il 70% della produzione nazionale.
Il protocollo prevedeva una seconda visita affinché l’amministrazione cinese potesse verificare che tutte le condizioni fossero correttamente implementate. La visita si è svolta dal 25 al 28 settembre in modalità ibrida e a breve si dovrebbe ricevere un riscontro scritto su eventuali punti da definire. Una volta terminata questa fase, e messi a punto alcuni aspetti di tipo formale e burocratico sarà possibile dare il via libera all’export delle nostre pere in Cina. Cso Italy si augura che ciò possa avvenire per la prossima campagna commerciale.
Dall’11 al 15 settembre si è svolta la visita ispettiva necessaria all’apertura del mercato thailandese alle pere italiane, inserita nell’ambito delle visite ispettive coordinate dalla Commissione Europea che ha coinvolto anche Belgio, Olanda e Portogallo. Nonostante una situazione produttiva molto difficile, i due ispettori hanno potuto vedere alcune realtà della Regione Emilia Romagna, associate a Cso Italy, che hanno dato la massima disponibilità e che con professionalità hanno esaudito le richieste di parte thailandese, grazie anche al supporto del Servizio fitosanitario della Regione. L’impressione avuta dagli ispettori è stata buona ed ha pienamente soddisfatto le loro aspettative. Se tutto va bene, il protocollo definitivo dovrebbe essere pubblicato nei primi mesi del 2024, permettendo le esportazioni dalla prossima campagna commerciale.
Nella settimana dal 9 al 13 ottobre si è svolto l’audit con l’ispettrice coreana per dare il via alle esportazioni in Corea del Sud di kiwi per questa campagna commerciale. Sono state ispezionate le strutture e i frutteti in Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. L’ispettrice è stata molto soddisfatta, tanto che il lunedì 16 ottobre, al suo rientro in Corea per il tramite del Ministero - riporta Cso Italy - "ci ha fatto avere l’autorizzazione formale ad iniziare le spedizioni di kiwi per la campagna commerciale in atto".
Dal 16 al 20 ottobre si è svolta la visita dell’ispettrice di Taiwan per autorizzare le esportazioni di mele per la nuova campagna commerciale. Sono stati ispezionati stabilimenti e frutteti di Piemonte, Lombardia e Veneto. Anche in questo caso, l'ispettrice è rimasta soddisfatta e ora si attende un via libera formale per iniziare le esportazioni delle mele italiane verso Taiwan.
EFA News - European Food Agency