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Distribuzione automatica /2. Firmato decreto su Criteri Ambientali Minimi

L'annuncio del viceministro dell'Ambiente, Vannia Gava, agli Stati Generali del Vending

In un videomessaggio diffuso durante gli Stati Generali del Vending (leggi notizia EFA News), il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava ha annunciato l’avvenuta firma del Decreto sui Criteri Ambientali Minimi (Cam) per la distribuzione automatica. Il testo contiene delle linee guida ambientali per il servizio di somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici nelle Pubbliche Amministrazioni. I Cam aiuteranno la transizione ecologica delle imprese del settore: i distributori automatici di uffici pubblici, scuole e ospedali diventeranno infatti sempre più sostenibili.

Sempre per quanto riguarda le concessioni pubbliche del servizio di somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici, durante il congresso sono state illustrate le problematiche del settore per i canoni concessori che le imprese di gestione pagano per installare i distributori automatici nelle Pubbliche Amministrazioni. Tali canoni sono sempre più alti a fronte di consumazioni diminuite tanto da rendere molti bandi di gara antieconomici. Il settore pertanto richiede di riattivare una norma che consenta di ridare un equilibrio economico a tali concessioni legandole ai consumi attuali.

Durante l’assise sono emerse inoltre preoccupazioni per il nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi (Ppwr) in votazione in Parlamento Europeo il prossimo 23 novembre. Il Ppwr punta, infatti, sulla riduzione ed eliminazione degli imballaggi, la valorizzazione dei prodotti sfusi e dei contenitori riutilizzabili, penalizzando così l’Italia che ha invece investito sul riciclo raggiungendo il ragguardevole risultato del 74% contro il target europeo del 65% fissato per il 2025. Anche il settore della distribuzione automatica, che col progetto RiVending ha installato 13mila cestini in tutta Italia che raccolgono e riciclano la plastica, è penalizzato dal Ppwr che propone soluzioni non compatibili con l’ambito operativo della distribuzione automatica.

Il settore richiede anche l’aggiunta delle app e degli strumenti “a spendibilità limitata” all’interno di quelli previsti dalla legge sui pagamenti elettronici: i consumatori apprezzano questo tipo di pagamento e già il 24% delle macchine oggi, infatti, include app di pagamento. Confida chiede infine che si rifinanzi, attraverso il piano “Transizione 5.0” e i fondi del Pnrr, lo strumento dei benefici fiscali che – prima che venissero tagliate le aliquote degli incentivi – aveva aiutato a promuovere l’innovazione.

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EFA News - European Food Agency
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