L'approvazione del disegno di legge per il divieto di commercializzazione della carne sintetica è sempre più vicino all'approvazione ma l'opposizione non ci sta. Durante il dibattito alla Camera, il gruppo parlamentare apparso più frontalmente contrario è stato quello di +Europa, che, ritenendo il "divieto anti-scientifico, anti-europeo e anti-italiano" e temendo una procedura d'infrazione da parte dell'Unione Europea, ha depositato una pregiudiziale di costituzionalità.

Sul fronte della maggioranza, il capogruppo di Fratelli d'Italia Tommaso Foti ha difeso il ddl, in quanto assicurerebbe "il massimo livello di tutela della salute dei cittadini", riuscendo anche a "preservare il patrimonio agroalimentare". La posizione del governo, "a differenza di quanto le opposizioni si ostinino a sostenere non è affatto antiscientifica, antieuropea e anti-italiana", ha detto Foti replicando ai deputati di +Europa.

Secondo Aldo Mattia, responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d'Italia, è piuttosto la posizione di +Europa a essere "anti-italiana". Sulla stessa lunghezza d'onda, Raffaele Nevi (Forza Italia), che auspica che "l'Europa segua la nostra strada", spiegando che il ddl "non è anti italiano, anzi, rappresenta l'esatto opposto".

Fa loro eco, il presidente della Commissione Agricoltura a Montecitorio Mirco Carloni, che afferma: "+Europa dovrebbe sapere che il provvedimento contro la carne sintetica non lede la ricerca. È noto che certi esponenti della comunità scientifica si sono apertamente schierati contro questa sperimentazione, nutrita da subdola propaganda".