Carne sintetica: divieto passa a larga maggioranza tra risse e polemiche
Opposizione spaccata alla Camera ma ora il governo teme il veto di Mattarella
Lollobrigida: "Sconfitte multinazionali che speravano di fare profitti mostruosi mettendo a rischio il lavoro e la salute dei cittadini"
Tra mille polemiche, dubbi di costituzionalità di taluni (leggi notizia EFA News), bagarre dentro e fuori dal Parlamento e la minaccia di una procedura d'infrazione da parte dell'Ue, il disegno di legge sul divieto di carne sintetica è stato approvato anche alla Camera dei Deputati, con 159 voti favorevoli, 53 contrari e 34 astensioni. Il Senato della Repubblica aveva dato l'ok alla bozza lo scorso 21 luglio (leggi notizia EFA News).
"Il Parlamento approva a larghissima maggioranza la legge che vieta produzione, importazione e commercializzazione della “carne coltivata” - sottolinea il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida in un commento postato sui propri canali social. "Un provvedimento coraggioso, chiesto dai cittadini con milioni di firme, che pone l’Italia all’avanguardia nel mondo. Siamo la prima Nazione a vietarla, con buona pace delle multinazionali che speravano di fare profitti mostruosi mettendo a rischio il lavoro e la salute dei cittadini".
Sul fronte dell'opposizione - spaccatasi al momento del voto - l'ostilità più accanita al disegno di legge è stata quella di +Europa, in modo particolare dei deputati Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, protagonisti di una rissa davanti a Montecitorio con il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, principale sponsor del divieto di carne sintetica tra i produttori. Durante la sua dichiarazione di voto, infatti, Magi aveva accusato Coldiretti di "falsità", veicolate da un volantino oggetto di numerose manifestazioni nei mesi scorsi. Secondo il deputato di +Europa, con questo disegno di legge, il governo si fa portavoce di "una cultura autoritaria" che "non tiene conto della scienza”.
A Magi, da Palazzo Madama, ha replicato il presidente della Commissione Agricoltura al Senato Luca De Carlo, rimandando al mittente l'accusa di "oscurantismo", dal momento in cui, "grazie a un mio emendamento", il Parlamento "ha finalmente reso possibile la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita, una vera e propria forma di ricerca sul campo per migliorare le produzioni e contrastare il cambiamento climatico, aiutando le imprese agroalimentari a produrre di più e meglio e ad affrontare i danni legati alle condizioni meteo", ha sottolineato De Carlo, concludendo: "Magi si chieda piuttosto perché tutti i governi appoggiati dal suo partito non abbiano mai nemmeno affrontato il tema delle Tea”.
Ad accogliere l'approvazione del divieto come "una bella notizia" è il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. "La corretta informazione dei consumatori e la tutela del loro benessere sono priorità alle quali non possiamo rinunciare - aggiunge Centinaio -. Per questo, con un emendamento da me proposto, abbiamo voluto inserire nella legge anche una norma che vieti l’utilizzo di etichette ambigue, che indichino alimenti vegetali con nomi di prodotti composti da carne, per evitare di indurre in confusione chi li acquista. Proibire il ‘meat sounding’ mette chiarezza nel mercato, a garanzia di produttori e consumatori”.
Per l'approvazione definitiva del divieto di produzione di carne sintetica manca ora soltanto la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alcuni organi stampa, tuttavia, hanno avanzato l'ipotesi che il capo dello Stato, ponendo dei rilievi di costituzionalità, possa porre il veto sul disegno di legge o rimandarne il testo alle Camere.
EFA News - European Food Agency