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CLARA MOSCHINI

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"Il silenzio che parla": Coop contro la violenza sulle donne

Special pack di biscotti offrirà QR per un podcast di sensibilizzazione /Video

In vista della Giornata Mondiale, sette storie reali raccontate dall'espressività di tre attrici.

Rompere il silenzio e dare voce a chi riesce a liberarsi dalla violenza. Perché ascoltare ciò che è accaduto ad altre donne, possa incoraggiare le donne violate ad uscire dall’isolamento e a cercare aiuto. È questo il presupposto che muove la campagna di Coop progettata con Differenza Donna, l’associazione nazionale che gestisce il Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking 1522 del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri. Una campagna che dà voce a coloro che hanno vissuto la violenza sessuale, verbale, psicologica, economica.

Iniziativa che cade in occasione del 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, “Il silenzio parla” nasce da un’idea creativa dell’agenzia Naked Studio. A partire da metà novembre nei circa mille punti vendita Coop l’attenzione dei soci e clienti sarà attirata da un’intera gamma di biscotti a marchio vestita completamente di bianco. Uno special pack in edizione limitata (oltre 400 mila confezioni), silenzioso, senza i soliti colori e i claim tipici di questi prodotti, ma con in evidenza solo un QR code che rimanda a un podcast composto da sette storie di donne che hanno denunciato le violenze subite e hanno chiesto aiuto ai centri antiviolenza. Storie vere, raccolte dalle operatrici del 1522, e interpretate dalle attrici Valentina Melis, Cinzia Spanò e Ludovica Pimpinella sulle note del compositore Fabrizio Campanelli, che ha donato gratuitamente il suo brano per questo progetto, e che saranno ascoltabili sul sito www.coop1522.it, oltre che nei punti vendita grazie a Radiocoop nell’intera giornata del 25 novembre. Donne come Asha (i nomi ovviamente sono inventati) arrivata dal Bangladesh per vivere con uno sconosciuto marito, di venti anni più anziano, violento e possessivo, che ha trovato la libertà il giorno in cui è finita in pronto soccorso per le percosse ricevute. O Kadhija, diciannovenne prigioniera nella sua cameretta che si è salvata anche grazie all’aiuto di altre donne incontrate a scuola.

Ma il 1522 campeggerà anche su altri strumenti informativi che possono contribuire a diffondere il numero e allargare la consapevolezza su un fenomeno drammatico e quotidiano. A partire da altri 500 prodotti a marchio Coop, ovvero centinaia di milioni di confezioni, lo evidenziano impresso sulle etichette in fondo alle tabelle nutrizionali, agli scontrini emessi dalle casse degli oltre 1000 punti vendita coinvolti nella campagna, oltre che sulla shopper in tela a edizione limitata il cui ricavato sarà in parte devoluto a Differenza Donna; shopper che è frutto dell’ideazione creativa dell’illustratrice Elisa Puglielli.

“Intorno alla violenza di genere si fa un gran parlare e per quanto sia giusto, il rischio è che in tutto questo rumore non si senta più la voce delle donne che quella violenza la subiscono quotidianamente. L’idea, quindi, è quella di rompere il loro silenzio, portando ai più la loro testimonianza nella speranza che la conquista della serenità e della libertà di alcune donne possa essere da stimolo per le altre - osserva Maura Latini, presidente Coop Italia – Quest’anno cancelliamo i colori dai nostri prodotti per lasciare spazio alle voci delle vittime e allo stesso tempo proseguiamo con la pubblicazione sui nostri pack del numero 1522. Ogni settimana 10 milioni di persone varcano le soglie dei nostri punti vendita, speriamo che quelle donne a cui è appena consentito di uscire per acquistare cibo, trovandosi tra le mani il nostro pacco di biscotti, leggano quel numero e sappiano così che una strada per la libertà c’è, che non sono sole”.

Nel 2022 il 1522 ha ricevuto 32.430 chiamate. Il 97.7% sono donne, la fascia maggiore è 35/54 anni. L' 80,9% è di nazionalità italiana. Il 66.9 % riferisce maltrattamento, il 77.8% violenza psicologica, il 54, 5% minacce e il 52,3% violenza fisica a conferma che le violenze sono agite principalmente all'interno di relazioni intime. Il 94,4 % delle vittime che hanno chiamate sono state inviate ai Centri Antiviolenza territoriali. Il 69,3 non ha denunciato perché ha paura. La catena di solidarietà innescata dalla campagna arriverà anche sui territori dove i proventi raccolti dalle singole cooperative di consumatori sulla vendita dei biscotti e di altri prodotti andranno a molteplici associazioni ed enti locali che si occupano di accogliere e sostenere le donne vittime di violenza, denunciare e contrastare il fenomeno del femminicidio e promuovere una cultura di riconoscimento e rispetto dei diritti umani. Associazioni con cui le cooperative di consumatori hanno rapporti consolidati.

Video
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