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Sindacati contro Starbucks: lo sciopero rovina il Red Cup day

Ieri lavoratori fuori dai punti vendita: vogliono più salario e orari diversi

I lavoratori di centinaia di negozi Starbucks hanno abbandonato il posto di lavoro durante la Red Cup day, l'evento promozionale in previsione delle feste natalizie che si è celebrato ieri: la protesta è stata organizzata per chiedere il miglioramento del trattamento del personale e quello degli orari, stando a quanto ha twittato sulla piattaforma di social media X la Workers United, il sindacato che rappresenta più di 9.000 dipendenti di Starbucks in circa 360 negozi statunitensi.

Durante la Red Cup Starbucks distribuisce gratuitamente ai clienti tazze rosse riutilizzabili a tema natalizio per i loro acquisti di caffè: ebbene, ieri, proprio l'azienda ha dichiarato che i suoi negozi negli Stati Uniti erano "aperti", aggiungendo, però, che "alcune decine di negozi erano in sciopero", anche se più della metà di questi negozi erano stati aperti la mattina, "per servire i clienti". 

Workers United, ha dichiarato che l'evento è stato uno dei "giorni più tristemente difficili e con poco personale", in quanto le ordinazioni di bevande "si sono accumulate" e i dipendenti hanno finito "per subire gli 'abusi' dei clienti frustrati per i lunghi tempi di attesa".

Una dozzina circa di lavoratori hanno picchettato fuori dal punto vendita di Starbucks di Astor Place, presso il campus della New York University, scandendo "no contract, no coffee". A esprimere le lagnanze dei lavoratori sono stati, tra gli altri, proprio due dipendenti di questo punto vendita che hanno parlato con le agenzie internazionali. 

Mary Boca, 22 anni, barista di Astor Place, New York, ha dichiarato di volere stipendi più alti e più personale da Starbucks. "Ho sentito i nostri manager dire che hanno bisogno di assumere 12 persone -ha precisato Boca-. In un periodo di punta, è un numero di persone da cui non si può prescindere". Boca ha aggiunto che la sede di Starbucks dove lavora non permette ai clienti di lasciare la mancia: questo, sottolinea, la lascia senza 100 dollari in più in ogni busta paga.

Un altro lavoratore di Astor Place, Edwin Palma Solis, 24 anni, sostiene che l'impossibilità per i clienti di lasciare la mancia nel negozio ha scoraggiato alcuni potenziali assunti dall'entrare nel negozio.

Starbucks ha quasi 10.000 sedi di proprietà negli Stati Uniti e, secondo l'azienda, meno del 3% di questi negozi è rappresentato da un sindacato. Anche l'anno scorso, i lavoratori di oltre 100 sedi Starbucks hanno scioperato per un giorno in occasione del Red Cup Day.

All'inizio di questo mese, Starbucks ha dichiarato che avrebbe aumentato la paga oraria dei suoi lavoratori al dettaglio negli Stati Uniti di almeno il 3% a partire dal 2024: una cosa che i dipendenti hanno criticato, definendola "stonata", visto l'aumento dell'11% del fatturato di Starbucks nel quarto trimestre e i recenti aumenti salariali ottenuti dai lavoratori del settore auto.

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EFA News - European Food Agency
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