L'asparago verde di Canino conquista l'Igp
L'iscrizione è stata inserita nella Gazzetta Ufficiale Ue
La Commissione europea ha approvato nei giorni scorsi l'aggiunta dei germogli di asparagi verdi italiani "Asparago verde di Canino", tipici del comune in provincia di Viterbo, nel Lazio, al registro delle indicazioni geografiche protette (Igp). Lo si apprende da una nota dell'esecutivo europeo.
La denominazione "Asparago verde di Canino", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue, è riservata ai germogli di asparago appartenenti alla famiglia delle Liliaceae e "deve avere turioni pieni e privi di spaccature", si legge nel comunicato.
Per l'uniformità di tutta la parte commestibile e l'assenza di scarti, questo asparago viene anche chiamato in italiano "mangiatutto". La nuova denominazione si aggiunge all'elenco dei 1.662 prodotti alimentari già protetti nella banca dati eAmbrosia.
Secondo il disciplinare Ue, l'asparago verde di Canino Igp, all'atto dell'immissione al consumo deve avere le seguenti caratteristiche morfologiche, merceologiche, organolettiche e chimico-fisiche:
Caratteristiche morfologiche:
- colore verde brillante su tutto il gambo, con sfumature violacee all'apice;
- intero, con portamento eretto e apice stretto e chiuso; consistenza soda, non flaccida;
- pulito, privo di terra o di qualsiasi altra impurità;
Caratteristiche merceologiche
- Categoria Extra: diametro del turione > di 16 mm;
- Categoria I: diametro del turione tra 10,1 e 16 mm;
- Categoria II (detta asparagina): diametro del turione tra 8 – 10 mm;
Caratteristiche organolettiche:
- odore: da delicato a intenso, privo di note anomale;
- sapore: dolce, con retrogusto erbaceo;
Caratteristiche chimico-fisiche:
- ferro: maggiore di 1 mg/100 g;
- magnesio: maggiore di 10 mg/100 g.
EFA News - European Food Agency