Gli aceti Ponti puntano alla sostenibilità e all'export
Intervista esclusiva con Giacomo Ponti, nona generazione alla guida del gruppo
Portare sulle tavole di tutto il mondo prodotti alimentari che uniscono la grande tradizione italiana del buon cibo con la ricerca di gusti innovativi, ai massimi standard di qualità. È la missione di Ponti che, dal 1787, è un leader riconosciuto a livello internazionale nella produzione di aceti, sottaceti e sottolii, condimenti e sughi pronti. La cultura aziendale Ponti è la cultura del gusto. “Coltivare il gusto – spiegano dall’azienda – significa un impegno totale verso la qualità che coniuga la genuinità della natura con la tecnologia più avanzata nei processi produttivi”.
Giacomo Ponti, nona generazione della famiglia, originaria delle colline novaresi, è stato nominato Presidente da pochi mesi ed EFA News ha potuto incontrarlo in una delle sue prime uscite pubbliche in occasione di un open day organizzato per presentare lo stabilimento di Vignola, in provincia di Modena. Il gruppo si pone al vertice della produzione mondiale dell’Aceto di Vino e dell’Aceto Balsamico di Modena e la capacità di imbottigliamento giornaliera degli Acetifici del Gruppo Ponti, in un turno di 8 ore, è di 450.000 bottiglie. La struttura industriale è articolata in 4 stabilimenti a Ghemme (Novara), Dosson di Casier (Treviso), Vignola e Anagni (Frosinone). E il fatturato nel 2022 ha superato i 100 milioni di euro, di cui il 20% realizzati all’estero. "Abbiamo sedi a Parigi e New York - precisa Ponti - ed esportiamo in 70 Paesi, ma abbiamo un obiettivo importante di crescita per l'export".
Ponti ha ricevuto ad agosto 2023 il prestigioso riconoscimento assegnato alle imprese impegnate in favore di un’economia inclusiva, equa e rigenerativa. La certificazione B Corp è assegnata alle organizzazioni che si impegnano a rispettare i più alti standard di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità.
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EFA News - European Food Agency