Food delivery/2. Si allarga l'indagine Ue sul cartello delle aziende
Delivery Hero e Glovo sotto il torchio dell'Authority della concorrenza europea
La società tedesca di food delivery online Delivery Hero e la sua filiale spagnola Glovo sono state oggetto di nuove indagini da parte dell'Autorità per la concorrenze dell'Ue. Si tratta della seconda volta in un anno che le due aziende entrano nel mirino dell'autorità antitrust dell'Ue che ha ampliato le indagini sulle pratiche di assunzione e sulla condivisione delle informazioni. La Commissione europea ha dichiarato che le nuove "incursioni" in atto in due Paesi dell'Ue sono collegate a quelle effettuate nel luglio dello scorso anno, ma non ha fatto i nomi delle aziende né dei Paesi (leggi EFA News). "La portata dell'indagine, che inizialmente comprendeva la presunta ripartizione del mercato, è stata ora estesa a ulteriori comportamenti sotto forma di presunti accordi no-poach e scambi di informazioni sensibili dal punto di vista commerciale", ha dichiarato l'autorità di vigilanza sulla concorrenza dell'Ue in un comunicato.
Gli accordi tra aziende per non assumere il personale dell'altra o le restrizioni che impediscono ai lavoratori di fornire i loro servizi su piattaforme rivali, appunto i cosiddetti accordi "no poach", hanno recentemente attirato l'attenzione delle autorità di regolamentazione su entrambe le sponde dell'Atlantico, in quanto possono essere considerati una restrizione della concorrenza nei mercati del lavoro.
Sia Delivery Hero che Glovo hanno confermato le incursioni dell'Ue. "Possiamo confermare che la Commissione europea ha condotto un'ispezione presso i nostri uffici di Berlino e Barcellona", sottolinea Delivery Hero in un comunicato. Glovo, a sua volta, ha dichiarato che le indagini hanno avuto luogo presso i suoi uffici di Barcellona. Sia Delivery Hero che Glovo avevano confermato anche le ispezioni dell'anno scorso. Delivery Hero ha raggiunto un accordo per assicurarsi il controllo di maggioranza di Glovo nel dicembre 2021: le indagini dell'Antitrust possono esaminare presunte violazioni della concorrenza che risalgono anche diversi anni fa.
Ricordiamo che le autorità di vigilanza sulla concorrenza in Portogallo, Francia, Spagna, Croazia, Paesi Bassi, Ungheria, Polonia, Grecia, Lituania, Romania e Germania hanno esaminato o agito contro accordi no poach. Le aziende rischiano multe fino al 10% del loro fatturato globale per violazione delle norme antitrust dell'Ue.
EFA News - European Food Agency