Partnership tra Danone e Global Methane Hub per ridurre le emissioni
La multinazionale diventa la prima azienda ad aderire all'acceleratore di R&S sulla fermentazione enterica del GMH
Danone e Global Methane Hub collaborano per accelerare la riduzione del metano. La multinazionale è infatti diventata la prima azienda ad aderire all'acceleratore di R&S sulla fermentazione enterica del Gmh, il Global Methane Hub che mira a creare nuove soluzioni scalabili e pratiche per gli allevatori per ridurre le emissioni di metano.G razie a questa iniziativa, Danone diventerà il primo finanziatore aziendale dell'acceleratore che, si dice, sia il più grande sforzo di ricerca mai coordinato a livello globale sul metano enterico.'
L'acceleratore, coordinato da GMH, è sostenuto da un'alleanza di organizzazioni filantropiche e governi: finora ha raccolto finanziamenti per 200 milioni di dollari da investire nella ricerca e nell'innovazione per creare nuove soluzioni scalabili e pratiche per gli allevatori in grado di mitigare la fermentazione enterica, ossia il processo digestivo dei ruminanti. La ricerca comprenderà la mitigazione del metano attraverso additivi per mangimi, genetica vegetale e animale, vaccini contro il metano e tecnologie di misurazione accessibili e convenienti.
Danone collaborerà con esperti accademici e fornitori di tecnologia per testare soluzioni che supportino la costruzione di dossier per le approvazioni normative, contribuendo al contempo a promuovere innovazioni per vari sistemi di allevamento in più Paesi. GMH, dal canto suo, svilupperà uno strumento di supporto decisionale per la contabilizzazione del metano e l'ottimizzazione dell'alimentazione dei bovini da latte. Lo strumento coinvolgerà le aziende lattiero-casearie dei piccoli proprietari di Danone in Nord Africa, a partire da un primo progetto pilota in Marocco con 1.000 allevatori. Le aziende sperano che lo strumento aiuti i consulenti aziendali a formulare diete per i bovini da latte basate su mangimi disponibili a livello regionale e di qualità ben definita.
L'obiettivo principale del progetto è dimostrare i benefici di una migliore alimentazione del bestiame, aumentandone la produttività, il reddito degli agricoltori e riducendo le emissioni di metano. Si stima che la produzione lattiero-casearia del bestiame causi l'8% delle emissioni totali di metano prodotte dall'uomo in tutto il mondo, nell'ambito di attività agricole e zootecniche che, a loro volta, rappresentano circa il 40% delle emissioni globali di metano.
"L'agricoltura è un settore in cui gli sforzi per la riduzione del metano possono avere un impatto straordinario -spiega il ceo di Gmh Marcelo Mena-. Attraverso investimenti scalari da parte della filantropia, dei governi e del settore privato, possiamo accelerare i progressi nello sviluppo di soluzioni pratiche e innovative e creare la scala e il coordinamento necessari affinché queste soluzioni abbiano un impatto, garantendo una maggiore sicurezza economica e alimentare per le comunità locali e trasformando il futuro dell'agricoltura sostenibile."
"La riduzione del metano è una posta in gioco importante per il clima, la sostenibilità dei nostri sistemi alimentari e il futuro di molte comunità agricole -aggiunge Antoine de Saint-Affrique, ceo di Danone-. In qualità di pionieri della sostenibilità da lungo tempo, sappiamo che non è possibile farlo su scala e in modo efficace da soli. La nostra partnership con il Global Methane Hub è una pietra miliare nella creazione, sperimentazione e diffusione di soluzioni pratiche e d'impatto nel campo della riduzione del metano. Questo permetterà al mondo di continuare a godere dei benefici dello yogurt e contribuirà a garantire un futuro sostenibile a molte comunità rurali".
EFA News - European Food Agency