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Premio Innovatori Responsabili: riconoscimento per Biorg

Menzione speciale per l’impianto di biometano nato dalla partnership tra Herambiente e Inalca

L’impianto per la produzione di biometano e compost (leggi notizia EFA News) realizzato a Spilamberto (MO) da Biorg, la NewCo nata dalla partnership tra Herambiente (Gruppo Hera) e Inalca (Gruppo Cremonini), ha ottenuto la menzione per obiettivo strategico del premio Innovatori Responsabili 2023 della Regione Emilia Romagna nella categoria ‘Transizione ecologica’.

Il premio, giunto alla tredicesima edizione, valorizza l’impegno del sistema imprenditoriale verso la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile attraverso l’innovazione di processi, sistemi, partenariati, azioni formative, tecnologie e prodotti. Ha ritirato il riconoscimento, oggi durante la cerimonia che si è tenuta presso la Fondazione Golinelli a Bologna, l’amministratore delegato di Biorg, Paolo Cecchin.

“Innovazione e responsabilità verso l’ambiente e quindi verso la comunità sono i principi che hanno spinto il Gruppo Hera, tramite la controllata Herambiente, a promuovere questo ambizioso progetto in collaborazione con Inalca – commenta Cecchin –. A Spilamberto, senza spreco di suolo, abbiamo realizzato un impianto che dà nuova vita agli scarti, trasformandoli in carburante 100% rinnovabile e in fertilizzante. L’impianto rappresenta quindi un grande esempio di economia circolare perché consente, oltre al recupero energetico, anche quello di materia”.

"La realizzazione di questo impianto con una società dotata di know-how e tecnologie di eccellenza come Hera, consente a Inalca di incrementare ulteriormente la produzione di biometano, una fonte energetica rinnovabile particolarmente importante nel settore della mobilità sostenibile - spiega Giovanni Sorlini, presidente di Biorg e Responsabile Sviluppo Sostenibile di Inalca -. Non solo, grazie all'integrazione con l'impianto di compostaggio, Inalca è in grado di valorizzare la sostanza organica derivante da questo processo nei propri sistemi agricoli, secondo un modello produttivo circolare che consente di azzerare gli scarti e migliorare le performance ambientali della fase di allevamento, creando allo stesso tempo più valore per la filiera zootecnica”.

Grazie a un investimento complessivo di circa 28 milioni di euro e all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, partendo dalla raccolta differenziata dell’organico e dai reflui agroalimentari, l’impianto produce a regime ogni anno 3,7 milioni di metri cubi di biometano, combustibile 100% rinnovabile destinato al settore trasporti, e circa 18 mila tonnellate di compost.

In particolare, il metano green viene prodotto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata effettuata prevalentemente a Modena e provincia, dagli scarti derivanti dal processo di lavorazione dell’industria agroalimentare locale e dal processo produttivo delle carni di Inalca. Una volta raffinato diventa biometano e può essere destinato all’autotrazione, favorendo la decarbonizzazione della mobilità con conseguenti benefici sulla qualità dell’aria.

Grazie all’immissione del biometano nella rete e al suo utilizzo per il trasporto, inoltre, si stimano benefici ambientali significativi: ogni anno si risparmierà l’utilizzo di circa 3 mila tonnellate di petrolio equivalente (Tep) di combustibile fossile e saranno evitate emissioni di CO2 per circa 7 mila tonnellate. Non solo, gli scarti dell’impianto stesso diventano infine compost di alta qualità destinato all’agricoltura.

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EFA News - European Food Agency
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