Carne artificiale/2. Meloni: "Imprevedibile impatto sulla salute"
Intervenendo alla Cop28 di Dubai, il premier rinnova impegno italiano per un "cibo sano per tutti"
E' iniziato con un richiamo al vertice sui Sistemi Alimentari dell'Onu (leggi notizia EFA News), l'intervento di Giorgia Meloni alla Cop28 di Dubai sul cambiamento climatico. Più che a problematiche di carattere ambientale, effettivamente, l'intervento del presidente del Consiglio ha riguardato soprattutto le politiche alimentari. Meloni ha in primo luogo ricordato come il sistema alimentare italiano sia "tra i più avanzati e rinomati al mondo", corroborato in particolare dai "principi della Dieta Mediterranea, che non appartengono solo all'Italia e al Mediterraneo, ma a tutto il mondo. Siamo consapevoli - ha aggiunto - di quanto il nostro know-how possa essere prezioso anche per gli altri, per cui la sicurezza alimentare per tutti è anche una delle priorità strategiche della nostra politica estera".
Il premier è tornato sul Piano Mattei per l'Africa, la quale "detiene, tra l'altro, il 65% delle terre coltivabili del pianeta che, con tecnologie adeguate e formazione adeguata, possono garantire una produzione alimentare autosufficiente e crescita economica". Non basta parlare di "sicurezza alimentare", è fondamentale - secondo Meloni - impegnarsi per la "salubrità del cibo". Non semplicemente "cibo per tutti", quindi, bensì "cibo sano per tutti". La produzione di cibo non dovrebbe essere considerata come un semplice "carburante per la sopravvivenza" ma come "un mezzo per vivere una vita sana".
Partendo da tali premesse, il capo del governo ha ribadito la propria linea: la ricerca scientifica non va indirizzata "per produrre cibo in laboratorio, e magari andare verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare cibo naturale mentre il cibo sintetico è diretto ai poveri, con impatti sulla salute che non possiamo prevedere". Al contrario, sostiene Meloni, va "preservato il legame che, attraverso i millenni, ha unito la terra e l'uomo, il lavoro e l'alimentazione, un mondo in cui la ricerca è in grado di contribuire a ottimizzare questo legame".
Un accenno, quindi, a un altro disegno di legge, già approvato dal Parlamento italiano (leggi notizia EFA News): "Garantire colture resistenti alle malattie e resilienti ai cambiamenti climatici, ma anche ideare tecniche agricole sempre più moderne e innovative, in grado di migliorare sia la qualità che la quantità di produzioni e di ridurre le esternalità negative come l'eccessivo consumo di acqua. È su questo che siamo impegnati".
"Ovviamente è necessario - ha concluso Meloni - dedicare risorse adeguate al nesso tra clima e sistemi alimentari. Questo è uno degli obiettivi del Fondo italiano per il clima da 4 miliardi di euro, di cui il 70% sarà destinato ai Paesi africani".
EFA News - European Food Agency