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CLARA MOSCHINI

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Siccità ovunque? Non in Giordania...

Le abbondanti precipitazioni, con dighe al 32% di capacità, offrono rosee prospettive all'agricoltura locale

Se buona parte dell'Europa mediterranea ha sofferto la siccità nel corso del 2023, non altrettanto si può dire per l'ancor più arido Medio Oriente. In Giordania, ad esempio, è piovuto così tanto che gli esperti stimano una capacità totale delle dighe al 32%, con concrete prospettive per una rivitalizzazione della stagione agricola. Secondo Omar Salameh, portavoce del ministero dell'Acqua e dell'Irrigazione, la recente perturbazione ha portato nelle dighe 2 milioni di metri cubi d'acqua. “Ciò porta la capacità totale del bacino delle dighe a 92 milioni di metri cubi, ha spiegato Salameh.

L'innalzamento dei bacini dovrebbe comportare un significativo alleviamento degli oneri finanziari per gli agricoltori, con un miglioramento di quantità e qualità, e una contestuale riduzione dei costi legati al controllo dei parassiti e all’irrigazione. Altro risvolto dei benefici arrecati da tale cambiamento climatico in positivo è rappresentato dall'incremento delle riserve di acque sotterranee: una risorsa formidabile per l'agricoltura in particolare nella prospettiva delle lunghe siccità estive mediorientali.

Finora, questo primissimo scorcio d'inverno ha portato precipitazioni superiori alla media, il che dovrebbe andare a beneficio dell'intero settore primario. Le abbondanti piogge, osservano molti agricoltori locali, sono destinate a ridurre gli oneri finanziari per i coltivatori a partire dall'irrigazione e dall'uso di fitofarmaci. C'è anche una ricaduta positiva sul fronte dell'impatto ambientale, con la relativa “ricostituzione degli ecosistemi locali, favorendo una migliore biodiversità", spiega un agricoltore locale al Jordan Times. "Inoltre, l’aumento del livello dell’acqua mitiga il rischio di incendi, fornendo una barriera naturale contro la potenziale devastazione che le condizioni di siccità possono portare”.

Il rovescio della medaglia è costituito dalle potenziali esondazioni in un territorio e in comparto poco preparati all'abbondanza d'acqua e al maltempo. Al momento, comunque, la situazione è sotto controllo. “L’implementazione di piani di irrigazione ben ponderati e di pratiche di conservazione del suolo può aiutare a trovare un equilibrio tra massimizzare i vantaggi dell’aumento delle precipitazioni per l’agricoltura e mitigare i rischi associati a potenziali inondazioni ed erosione del suolo”, spiega l'ingegnere agricolo Mutaz Matar al Jordan Times.

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EFA News - European Food Agency
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