Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Prezzi. Federstribuzione accusa l'industria

"Solo la distribuzione ha frenato i prezzi, ma dall'industria di marca pochissimi interventi"

"La grande distribuzione ha frenato la corsa dei prezzi, ora tocca all'industria". Lo afferma il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli.

"Il Governo ci ha proposto il carrello anti-inflazione - ha detto in una intervista rilasciata a La Stampa - e noi abbiamo aderito alla richiesta. Il nostro impegno è stato rilevante e un riscontro positivo c'è stato".

"Però siamo stati solo noi a farci carico di frenare i prezzi - aggiunge -, mentre l'industria di marca ha fatto pochissimi interventi". Sulla possibilità di replicare il provvedimento anti-inflazione, Buttarelli risponde: "non saremmo disponibili a meno che l'industria di marca non faccia la sua parte".

Il trimestre anti-inflazione è scattato lo scorso primo ottobre - fino al 31 dicembre - raccogliendo l'adesione di migliaia di punti vendita in tutta Italia. L'iniziativa è stata promessa dal Mimit con l'obiettivo di tutelare il potere d'acquisto dei cittadini e delle famiglie: i punti vendita aderenti presenti sul territorio nazionale hanno proposto a prezzi calmierati una vasta gamma di prodotti di prima necessità, alimentari e non, per l'infanzia e di largo consumo con l'impegno a contenere e non aumentarne i prezzi nel periodo di riferimento.

red - 37005

EFA News - European Food Agency
Simili

DistribuzioneCoop: Gli italiani? Sempre più risparmiatori in perenne dieta

Anteprima digitale del “Rapporto 2024-Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”

È il tempo delle scelte, quelle che cambiano i destini del mondo, quelle dei singoli Paesi, fino ad avere impatti sulla vita quotidiana di ciascuno di noi. La guerra non è più una eventualità remota ma sempre più una ipotesi concreta (una consapevolezza oramai acquisita anche nel nostro Paese dove il 55% si dichiara favorevole alla reintroduzione della leva militare obbligatoria); le democrazie appaiono sempre più in bilico e la loro strenua difesa una evidente necessità in un 2024 che vede metà della popolazione mondiale al voto; continua ad aumentare il surriscaldamento del Pianeta i cui effetti asimmetrici provocheranno un potenziamento dei flussi migratori verso l’Europa (e l’Italia) che già oggi detiene il triste primato del vuoto delle culle. Anche in ambito economico le traiettorie sono sempre più divergenti. Scampato il pericolo della stagflazione, il Pil globale va meglio di quanto previsto (+3,2% le ultime previsioni sulla crescita) l’India si affianca alla Cina come locomotiva del mondo e l’Italia non è più l’ultima d’Europa anche se in un contesto continentale certo non brillante; +0,9% la previsione Pil Ue a fine 2024 a fronte di una previsione pari a +0,7% del Pil del nostro Paese. continua

◄ Torna alla pagina precedente