Aceto Balsamico Tradizionale Modena: cresce produzione bottiglie (+5%)
Ascesa trainata dal mercato estero che assorbe circa il 70% delle vendite della Dop
Continua anche per il 2023 il trend positivo per quanto riguarda l'imbottigliamento di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop. La conferma arriva dall’osservatorio qualificato di Abtm Servizi S.r.l., la società che fa riferimento al Consorzio Produttori Antiche Acetaie con sede a Vaciglio di Modena, al cui interno è presente uno dei due centri pubblici autorizzati dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste all'utilizzo delle inimitabili “bottigliette Giugiaro” e alla loro preparazione prima della messa in commercio. Nei giorni scorsi, in particolare, sono state preparate le ultime bottiglie dell'anno superando quota 65mila, con un incremento del 5% rispetto al 2022.
Nel 2023, secondo i numeri forniti dalla stessa società, su dieci bottigliette confezionate da Abtm Servizi, 6 sono state di “Affinato”, ovvero con invecchiamento minimo di 12 anni, e 4 di “Extra Vecchio”, con un ciclo di travasi di almeno 25 anni.
Un ruolo centrale nella spinta della crescita lo rivestono diversi Paesi stranieri che, nell’insieme, assorbono circa il 70% delle vendite. Nelle prime posizioni si collocano quelle nazioni che, oltre ad avere consumatori con elevata capacità di spesa, apprezzano i prodotti gastronomici della cucina italiana: tra loro spiccano Stati Uniti, Germania, Francia, Austria, Spagna, Inghilterra e Medio Oriente. “È chiaro che in questi Paesi, come amo sempre ricordare agli stranieri che ci fanno visita, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop si trova solo in quei negozi che possiamo definire delle boutique dei prodotti enogastronomici, ma d’altro canto l’eccezionale qualità, la limitata quantità disponibile e l’applicazione rigorosa del disciplinare al quale ci atteniamo non possono non incidere”, evidenzia Mario Gambigliani Zoccoli, presidente del Consorzio Produttori Antiche Acetaie e di Abtm Servizi S.r.l.
La crescita dell’interesse per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop e per la storia e le tradizioni di cui l’oro nero è espressione trova ulteriore conferma nel costante aumento dei turisti, italiani e stranieri, che chiedono di conoscere dove e come viene prodotto. Il binomio terra dei motori e del buon cibo è un classico, fortemente attrattivo perché unico e non imitabile. L’ospite da semplice spettatore diviene protagonista di un’esperienza plurisensiorale che completa e qualifica la conoscenza del prodotto custodito in acetaia. Un plus che gli stranieri apprezzano tantissimo è l’accoglienza in casa propria offerta dal produttore.
Ulteriore segnale positivo per un prodotto che comunque non può che essere di nicchia è il ritorno dei giovani. “Ogni anno come Associazione Esperti Degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. organizziamo un corso per conduttori di acetaia e, con soddisfazione, notiamo che ci sono sempre più giovani interessati a dedicarsi a questa attività. Ad affascinare e ad attrarre, oltre al prodotto e alla sua storia sono il contesto in cui si opera, di solito di tipo rurale, e il conseguente stile di vita, impegnativo ma lontanissimo dalla routine quotidiana della vita d’ufficio”, conclude Gambigliani Zoccoli.
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