Aiab-Rete Istituti Agrari: protocollo d'intesa per biologico
L’accordo punta a incentivare l'interesse degli studenti verso la produzione
L'Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (Aiab) e la Rete Nazionale Istituti Agrari (Re.N.Is.A.) hanno siglato un protocollo d’intesa con l'obiettivo di promuovere benefici, opportunità, peculiarità e prospettive della produzione biologica tra gli studenti di agraria, alla luce dell’offerta formativa dei 290 Istituti Tecnici Agrari Statali (Itas) delle Rete. L'accordo è stato siglato da Giuseppe Romano, presidente di Aiab, e Patrizia Marini, presidente di Re.N.Is.A. e dirigente scolastico dell’Itas Emilio Sereni di Roma, presso lo stesso istituto.
L’accordo avrà una durata minima di tre anni e prevede, tra le altre cose, la promozione di progetti per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per l’ottimizzazione dei tirocini formativi, oltre che della realizzazione di una rete per lo scambio dati, richieste e opportunità disponibili tra MIUR, AIAB e Re.N.Is.A. stessa, la promozione di occasioni d’incontro e confronto con le istituzioni a livello nazionale e regionale per affrontare e/o risolvere tematiche di comune interesse anche in specifici tavoli tecnici mirati a stabilire linee di indirizzo, materie d’insegnamento, leggi, finanziamenti, norme ed eventuali regole tecniche di partecipazione a bandi nazionali e regionali.
“Siamo estremamente contenti e onorati – commenta Romano – di firmare questo protocollo con le realtà in cui i ragazzi ricevono una formazione tecnica di alto livello. Le scuole contribuiscono infatti a generare i nuovi tecnici del futuro, ai quali, siamo convinti, non può assolutamente mancare una formazione sui temi del biologico e di un’agricoltura sostenibile per le produzioni di qualità. Siamo pronti fin da subito a mettere a disposizione le nostre competenze, affinché i tecnici, i docenti e soprattutto gli studenti possano migliorare le loro qualità professionali”.
“Con questo protocollo – sottolinea Marini – scegliamo di investire su un futuro migliore per i nostri studenti. Approfitteremo di questo accordo per una formazione significativa, per creare dei possibili rapporti di lavoro ma soprattutto per avere consigli molto utili per docenti, personale A.T.A. e presidi per comprendere dove andrà il biologico in futuro”.
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