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Papa: "Vino dono di Dio"

Francesco riceve i partecipanti al convegno organizzato da Vinitaly

Bergoglio elogia il rispetto per l'ambiente da parte degli agricoltori italiani

Le istanze del settore vitivinicolo trovano un appoggio oltretevere. Papa Francesco ha infatti ricevuto in Vaticano i partecipanti al convegno organizzato da Vinitaly sul tema “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano”. Il Pontefice ha elogiato le virtù del settore: "Per numero di aziende coinvolte, qualità di produzione e impatto occupazionale - ha detto - la vostra è certamente una realtà significativa, sia sulla scena vinicola italiana che internazionale, ed è dunque bene che vi ritroviate a riflettere insieme sugli aspetti etici e sulle responsabilità morali che tutto ciò comporta".

"Le linee fondamentali su cui avete scelto di muovervi – attenzione all’ambiente, al lavoro e a sane abitudini di consumo – indicano un atteggiamento incentrato sul rispetto, a vari livelli", ha proseguito il Papa. "E il rispetto, nel vostro lavoro, è certamente fondamentale: per un prodotto di qualità, infatti, non basta l’applicazione di tecniche industriali e di logiche commerciali; la terra, la vite, i processi di coltivazione, fermentazione e stagionatura richiedono costanza, richiedono attenzione e richiedono pazienza".

"Rispetto, costanza, capacità di potare per portare frutto: sono messaggi preziosi per l’anima, che ben si apprendono dai ritmi della natura, dai vitigni e dalla lavorazione", ha aggiunto Francesco. "Essa comporta un’infinità di competenze, solo in parte trasmissibili in modo tecnico, “scolastico”, spesso invece legate alla condivisione di una sapienza pratica, di vita, a un’esperienza specifica da acquisire sul campo, in modo tanto più proficuo, quanto più ci si lascia coinvolgere dalla dimensione umana di ciò che si fa".

"E se il rispetto e l’umanità valgono nell’uso della terra, sono ancora più decisivi nella gestione del lavoro, nella tutela delle persone e nel consumo dei prodotti, per far maturare, a livello di singoli e di aziende, quella capacità di 'auto-trascendersi, infrangendo la coscienza isolata e l’autoreferenzialità', che 'rende possibile ogni cura per gli altri e per l’ambiente», considerando «l’impatto provocato da ogni azione e da ogni decisione personale al di fuori di sé' (Laudato si’, 208). Infatti, la 'cura autentica della nostra stessa vita e delle nostre relazioni con la natura è inseparabile dalla fraternità, dalla giustizia e dalla fedeltà nei confronti degli altri' (ivi, 70)", ha detto Bergoglio menzionando la sua seconda enciclica.

In conclusione, una menzione del "vino", della "terra", dell’"abilità agricola" e dell’"attività imprenditoriale" come "doni di Dio" e "vera fonte di gioia per 'il cuore dell’uomo' (cfr Sal 104,15), e di ogni uomo, non solo di quelli che hanno più possibilità". Quindi un ringraziamento ai viticoltori "per aver scelto di ispirare la vostra attività a sentimenti di concordia, aiuto ai più deboli e rispetto per il creato, sull’esempio di Francesco di Assisi".

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EFA News - European Food Agency
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