Electrolux, i sindacati vogliono l'intervento della Regione Friuli
Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm chiedono incontro col presidente Fedriga prima della riunione con i manager del 5 febbraio/Allegati
La vicenda Electrolux assume toni sempre più drammatici tanto che oggi i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm hanno inviato una lettera al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e al ministro per i Rapporti col parlamento Luca Ciriani chiedendo un incontro urgente con il presidente della Regione. Un incontro da ottenere prima del 5 febbraio, data cruciale, data cruciale in cui è previsto l'ulteriore incontro con l'azienda a livello di gruppo.
"Fim, Fiom e Uil, unitamente alla Rsu Electrolux Italia S.p.a. del territorio pordenonese -si legge nella missiva- chiedono al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia un incontro urgente in merito alla situazione di crisi, con un focus specifico sulle attività presenti sul plant di Pordenone e Porcia. Chiediamo alla Regione di realizzare un confronto congiunto con Electrolux Italia, in particolare per quanto riguarda le prospettive future. L'ulteriore ridimensionamento annunciato -prosegue la lettera dei sindacati- rischia palesemente di determinare un'importanza residuale della presenza di Electrolux sul nostro territorio, con dei pesanti riflessi negativi anche sull'indotto".
La richiesta viene ribadita dopo che il 22 gennaio era già stata formulata congiuntamente dai sindacati che, in un comunicato, confermavano in dettaglio il piano di esuberi così come annunciato dalla casamadre svedese (leggi EFA News). "Il 17 gennaio a Quarto d'Altino (VE) -si legge nel comunicato- l'azienda ha ufficializzato che negli stabilimenti italiani del gruppo Electrolux Italia, rispetto alle 3.000 eccedenze espresse globalmente, sono stati dichiarati 373 esuberi di cui 181 nel sito di Porcia: 95 figure operaie, 73 figure impiegatizie sommate a ulteriori 13 negli uffici di Pordenone".
In un altro comunicato dei giorni scorsi, i sindacati spiegano ancora più in dettaglio la situazione. "Porcia e a Forlì, dove è in corso il contratto di solidarietà -spiegano i sindacati-, abbiamo un esubero fra gli operai rispettivamente di 95 e di 70 persone: la maggior parte delle eccedenze deriva dal calo dei volumi, mentre circa una decina dal nuovo piano di riorganizzazione. Per quanto riguarda gli altri stabilimenti, fra gli operai a Solaro abbiamo 5 esuberi, a Cerreto 13 e a Susegana 17. Quindi in Italia fra gli operai contiamo 199 esuberi".
"Fra gli impiegati, invece -aggiunge la nota- abbiamo 5 esuberi a Cerreto, 5 Solaro, 30 Susegana, 73 Porcia, 38 Forlì, 13 Pordenone, 10 sales localizzati prevalentemente in provincia di Milano. Quindi in Italia fra gli impiegati contiamo 174 esuberi".
"Electrolux -riporta la nota- ha dato la disponibilità a escludere i licenziamenti coatti e a gestire le suddette eccedenze attraverso accordi di uscite incentivate e subordinate al criterio della non opposizione individuale, quindi quelle che comunemente vengono dette uscite volontarie".
Il sindacato, inoltre, ha avanzato "alcune richieste per cui attendiamo risposte", quali:
- il ritiro della dichiarazione di esuberi nello stabilimento di Solaro in quanto contraddittoria rispetto alle intese pregresse;
- l’eliminazione della obbligatorietà dell’uscita per chi può agganciare la pensione;
- l'introduzione del part time volontario e della ricollocazione interna come strumenti alternativi di gestione degli esuberi;
- l’impegno a incrementare il novero delle postazioni per i lavoratori con ridotte capacità lavorative;
- l’introduzione dell’outplacement a supporto di chi sceglierà di uscire;
- la revisione in meglio degli incentivi vigenti con una voce aggiuntiva per chi opta per l’uscita in tempi brevi;
- il confronto mensile con i delegati di stabilimento su tutti gli aspetti applicativi dell’accordo a partire dalle dinamiche produttive e occupazionali.
EFA News - European Food Agency