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Belgio. Agricoltori bloccano autostrada: vogliono riforma Pac

Tra le richieste del principale sindacato: il divieto di importazione di alcuni prodotti dall'estero

La protesta dei trattori raggiunge il cuore amministrativo dell'Europa e si annuncia particolarmente intransigente. Baricentro del malcontento agricolo belga è la Vallonia, l'area francofona del Paese, quella più a forte vocazione rurale. Gli agricoltori valloni hanno iniziato il loro corteo nel weekend, all'insegna dello slogan "Trop is te veel" (letteralmente: "Basta, è troppo") per contestare le stesse situazioni dei loro colleghi tedeschi, francesi e italiani. In Belgio, viene lamentati, in modo particolare, il calo dei prezzi, che va di pari passo all'aumento dei costi di produzione.

I trattori sono confluiti in autostrada, appena fuori Namur, andando a bloccare il traffico allo svincolo di Daussoulx, presso uno snodo che mette in collegamento le principali autostrade del Paese, agevolando il transito verso Francia e Germania. Lo slogan francese “Camminiamo sulle nostre teste!” è stato ripreso dai belgi, che hanno anche invertito la segnaletica all'ingresso di alcune città.

Gli agricoltori belgi chiedono una legislazione che permetta al settore di essere “veramente sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale”, come si legge in un comunicato stampa della Fédération Wallonne de l’Agriculture (Fwa). Inoltre denunciano un sovraccarico burocratico dovuto alle politiche ambientali europee. Il sindacato agricolo insiste sull'urgenza “di ottenere una reale semplificazione amministrativa e di permettere ai nostri agricoltori non solo di riscoprire il gusto per la professione, ma anche di lavorare in modo ancora più sostenibile”.

L'altra richiesta riguarda una revisione “profonda” della Politica Agricola Comune (Pac), affiancata ad una “valutazione economica, ambientale e sociale da parte della Commissione Europea sull’impatto di tutta la legislazione e i vincoli che ha imposto al settore negli ultimi anni. l'anno scorso". Secondo gli agricoltori, il bilancio della Pac dovrebbe compensare tutti questi vincoli ed essere incremenntato e indicizzato in base all’inflazione.

Allo stesso tempo, gli agricoltori criticano accordi come il Mercosur, che gettano qualche dubbio in più sul loro futuro. Gli agricoltori, infatti, deplorano il fatto che l’UE importi prodotti che non soddisfano gli stessi standard che loro stessi devono rispettare secondo la legislazione europea. La Fwa chiede quindi “il divieto di importare da noi prodotti agricoli che non vogliamo in Europa così come prodotti che già produciamo sul nostro territorio” e “clausole speculari non negoziabili” e obbligatorie. Un altro punto sollevato è l'accesso alla terra e il trasferimento delle aziende agricole. Nel suo comunicato stampa, la Fwa insiste anche “sull’importanza di lavorare sul ricambio generazionale in agricoltura”.

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EFA News - European Food Agency
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