Mafia agroalimentare: 37 custodie cautelari nei Nebrodi
Tra le accuse: truffa ai danni dell'Unione Europea nell'accaparramento di fondi rurali
Un duro colpo alla "mafia agricola" che opera nella Sicilia nordorientale è stato concluso stamattina a seguito di un blitz che ha visto impegnati più rami delle Forze dell'Ordine. Sono stati 37 gli ordini di custodia cautelare emessi nei confronti di altrettanti affiliati al clan di Tortorici, nell'area messinese dei Nebrodi.
Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, truffa allo Stato, riciclaggio e autoriciclaggio, malversazioni di erogazioni pubbliche, falso ideologico (a caricio di un pubblico ufficiale) e tentata violenza privata. L'operazione ha visto coinvolti i carabinieri del Ros e del Comando carabinieri per la Tutela Agroalimentare, i finanzieri del Comando Provinciale e gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Messina.
Secondo le indagini, che hanno riguardato soprattutto le attività illecite dei Bontempo Scavo e dei Batanesi, i membri del clan sarebbe riusciti ad accaparrarsi ingenti contributi erogati dalla Comunità Europea attraverso numerose truffe, riguardanti in particolare fondi per l'agricoltura.
La retata messa a punto stamattina "dimostra che lo Stato è in prima linea per tutelare e difendere i cittadini e i produttori onesti", ha commentato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. "In Italia, grazie all'operato dei nostri uomini e donne in divisa, cui va il mio plauso, e grazie all'aumento dei controlli voluto dal Governo Meloni e alla loro evidente efficacia, non ci sarà spazio, come in questo caso, per quelle associazioni per delinquere di stampo mafioso finalizzato ad estorsioni, traffico di droga e frodi comunitarie in materia di Pac. Perché difendere la qualità significa anche tutelare il valore delle nostre produzioni", conclude il ministro.
EFA News - European Food Agency