Bisfenoli A, l'Ue ha avviato la consultazione per vietarli
Giro di pareri fino all'8 marzo, in vista del divieto d'uso negli imballaggi a contatto con alimenti
La Commissione europea propone di vietare l'uso della sostanza chimica Bpa, il Bisfenolo A, utilizzata negli imballaggi di alimenti e bevande. Per arrivare all'obiettivo ha avviato un processo di consultazione in vista del divieto di utilizzo della sostanza negli Fmc, ossia i materiali contatto con gli alimenti: la consultazione segue le conclusioni dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare che ha sottolineato la "preoccupazione per la salute umana" per quanto concerne la sostanza, comunemente utilizzata per produrre plastiche in policarbonato, spesso presenti in articoli come le bottiglie d'acqua e le resine epossidiche che rivestono alcune lattine e coperchi di barattoli per alimenti. La consultazione dell'Ue si concluderà l'8 marzo prossimo.
L'Ue teme che la sostanza chimica possa "migrare" negli alimenti e nelle bevande che contengono: per evitare questo vuole "imporre un divieto sull'uso del BPA nei materiali a contatto con gli alimenti, compresi gli imballaggi in plastica e rivestiti", si legge in un comunicato, che aggiunge che il divieto cercherà anche di "evitare di sostituire il BPA con altre sostanze nocive". Saranno prese in considerazione esenzioni e agevolazioni dalla legge, oltre a "periodi di transizione che possono essere applicati alle aziende". In base al parere dell'Autorità del 2023, "l'autorizzazione all'uso del BPA nella fabbricazione di materiali e oggetti di plastica destinati a venire a contatto con gli alimenti, nonché il suo uso in altri materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti, devono essere aggiornati". Il documento suggerisce che anche piccole quantità di questa sostanza chimica potrebbero essere dannose per la salute umana se la quantità è superiore al livello di "dose giornaliera tollerabile" (TDI).
Lo scorso settembre, l'Agenzia europea per l'ambiente (AEA) ha pubblicato un rapporto in cui si affermava che la sostanza chimica che altera gli ormoni potrebbe essere presente nell'organismo di quasi tutti gli europei, rappresentando un rischio per la salute di milioni di persone.
Secondo l'AEA, il bisfenolo A è "ben al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza per la salute": a seguito di un progetto di ricerca sul biomonitoraggio umano nell'Ue, è emerso che tra il 71% e il 100% delle persone partecipanti in 11 Paesi dell'UE sono state probabilmente esposte a una quantità di BPA "superiore alle soglie di sicurezza per la salute".
"Il bisfenolo A rappresenta un rischio molto più diffuso per la nostra salute di quanto si pensasse in precedenza -sottolinea Leena Ylä-Mononen, direttore esecutivo dell'AEA-. Dobbiamo prendere sul serio i risultati di questa ricerca e intraprendere maggiori azioni a livello europeo per limitare l'esposizione a sostanze chimiche che rappresentano un rischio per la salute degli europei". L'associazione industriale Food Drink Europe ha dichiarato che i produttori di alimenti e bevande "si conformeranno pienamente a qualsiasi nuovo regolamento", ma ha chiesto che le misure siano "proporzionate e realistiche".
EFA News - European Food Agency