In Spagna, il ministro dell'Agricoltura, della Pesca e dell'Alimentazione Luis Planas ha ribadito oggi il fermo impegno del proprio governo nel rispondere alle preoccupazioni e ai problemi degli agricoltori e degli allevatori. “Nessuno ci fermerà nel dialogo, nel lavoro o nell’impegno nel settore agricolo”, ha sottolineato.

Rispondendo a due interrogazioni parlamentari nella sessione di controllo del Governo al Congresso dei Deputati, Planas ha fatto riferimento alle 18 misure che ha proposto giovedì scorso alle organizzazioni professionali agricole Asaja, Coag e Upa per rispondere alle preoccupazioni degli agricoltori, soprattutto in termini di conformità e miglioramento della legislazione sulla filiera alimentare, semplificazione normativa e requisiti della Politica Agricola Comune (Pac) e commercio con i paesi terzi.

Planas si è soffermato su quest’ultimo tema, oggetto di una delle interrogazioni, e ha ricordato che, nel Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea che si terrà lunedì 26 febbraio a Bruxelles, ribadirà che “lo specchio clausole” è stabilito negli accordi commerciali con paesi terzi per richiedere che gli alimenti importati soddisfino le stesse condizioni di quei prodotti all’interno dell'UE.

Il ministro ha ricordato i buoni dati della bilancia commerciale agroalimentare della Spagna, con un volume di esportazioni che lo scorso anno ha raggiunto i 70.431 milioni di euro con un saldo positivo di 15.472 milioni di euro. Tuttavia, ha ammesso che, oltre a coloro che esportano e ottengono buoni risultati, ci sono anche piccoli e medi agricoltori che soffrono la concorrenza dei paesi terzi. Planas ha infine assicurato che tutti i prodotti alimentari che entrano nell’Unione europea sono “perfettamente controllati”. "Siamo la frontiera esterna che, insieme agli Stati Uniti, ha il maggior numero di controlli e richieste", ha sottolineato.