Carel Industries compie 50 anni e festeggia con crescita a doppia cifra
Nel 2023 ricavi consolidati a 650,2 milioni di euro, +19,3% rispetto al 2022
Carel Industries, l'azienda di refrigerazione food service nata nel 1973, ha chiuso il 2023 con ricavi consolidati a 650,2 milioni dio Euro, ion deciso rialzo (+19,3%) rispetto al 2022: senza l'impatto dei cambi valutari, la crescita sarebbe stata del 21,1%. La società quotata a Piazza affari e guidata dal presidnete Luigi Rossi Luciani, ha archiviato il 2023 con un ebitda consolidato a 137,2 milioni di Euro, pari al 21,1% dei ricavi, con un incremento del 22,8% rispetto all'anno precedente. Il risultato netto consolidato è a 70,9 milioni di Euro, con un aumento del 14,2% rispetto al 2022: la posizione finanziaria netta consolidata mostra un passivo di 35,6 milioni di Euro. In base a questi risultati il cda riunito ha deciso per una proposta di dividendo di 0,19 Euro per azione.
“L’anno appena concluso segna il cinquantenario dalla fondazione di Carel -sottolinea Francesco Nalini, amministratore delegato del gruppo di Brugine in provincia di Padova-. Nel 2023 il gruppo ha fatto registrare una crescita dei ricavi consolidati (al netto degli effetti valutari) superiore al 20%, come già nel 2021 e nel 2022, grazie a un mix bilanciato di crescita organica e di crescita per linee esterne. Da quest’ultimo punto di vista, il 2023 è stato ricco di soddisfazioni con la chiusura di due importanti acquisizioni, la neozelandese Eurotec (leggi EFA News) e la norvegese Kiona (leggi EFA News), le quali si sommano alle altre nove effettuate successivamente all’Ipo".
"Al fine di mantenere la flessibilità finanziaria per poter sfruttare anche nel prossimo futuro possibili ulteriori opportunità di investimento -aggiunge Nalini-, nella seconda parte del 2023 abbiamo proceduto a lanciare un aumento di capitale pari a circa 200 milioni di Euro che ha riscontrato un notevole interesse nel mercato e si è chiuso con successo a fine dicembre (leggi EFA News)".
"Spostando il focus verso il futuro -conclude l'ad-, nonostante una prima parte del 2024 che si preannunci sfidante, sia per la base di comparazione del 2023 particolarmente elevata a causa dei backlog presenti all’inizio dell’anno scorso nella filiera, sia per lo scenario macroeconomico che in Europa e Cina non è particolarmente brillante, il gruppo intende comunque capitalizzare sulle scelte strategiche effettuate nel corso degli anni e continuare con convinzione il proprio percorso di sviluppo basato su trend di crescita strutturali e dilungo periodo, prefiggendosi altri cinquant’anni di successi”.
In sostanza, per quanto riguarda le prospettive future, la nota ufficiale sottolinea che "i primi mesi del 2024 hanno sostanzialmente confermato le dinamiche dell’ultima parte del 2023". Tenendo conto di tale analogia, il gruppo si attende di chiudere il primo trimestre 2024 "con un ammontare di ricavi totali non lontano rispetto a quanto registrato nell’ultimo trimestre del 2023". Per quanto riguarda il prosieguo dell’anno, le attese sono per una "graduale crescita delle performance legata a una serie di fenomeni, tra cui la ripresa del ciclo degli investimenti nel settore della refrigerazione (i cui primi lievi segnali sono già presenti), lo smaltimento delle scorte accumulate nella supply chain delle pompe di calore e il miglioramento dello scenario macroeconomico europeo (tassi di interesse)".
EFA News - European Food Agency