Merlo: fatturato (+11%) e produzione in crescita nel 2023
Le stime per il mercato dei sollevatori telescopici sono in ribasso ma l'azienda vede rosa anche per il 2024
Dopo un triennio nel quale il mercato è stato particolarmente vivace, con un trend in ascesa come mai si era visto prima, il 2024 sarà l'anno del raffreddamento per i sollevatori telescopici. Le indagini relative a questo comparto stimano infatti in Italia un calo nelle vendite nell'ordine del 7-10%, rispetto al picco di 3.800 macchine immatricolate nel 2023. "Il 10% non è poco", osserva Giacomo Blengini, direttore vendite per l'Italia di Merlo Group, "ma qualsiasi considerazione deve essere fatta tenendo conto che gli ultimi sono stati anni eccezionali. Per intendersi, nel 2018 in Italia sono stati venduti 1.600 telescopici; quest'anno, pur con il calo atteso, si prevede l’assegnazione di 3500 macchine".
In questo quadro Merlo guarda comunque con fiducia al futuro, forte delle quote di mercato raggiunte e dell'attenzione all'innovazione, al 4.0 e all'elettrico che hanno caratterizzato la politica aziendale nel tempo. Il 2023 ha certificato l'aumento della produzione (8.700 macchine, oltre l'80% delle quali vendute all'estero), del fatturato (+11,7%) e dell'occupazione. «Nell'ultimo anno abbiamo proseguito il percorso di crescita - sottolinea Blengini -, confermandoci saldamente sopra il 30% come quote di mercato. Nel comparto, siamo tra i 4 o 5 big player globali».
Oggi, nel comparto agricolo, il mercato è in attesa di una serie di misure e agevolazioni fiscali, tra le quali quelle relative alle macchine elettriche. A riguardo, "noi siamo già pronti a occupare importanti fette di mercato anche nell'elettrico", conclude Blengini, "l’e-Worker 25.5-90 e l’e-Worker 25.5-60, i nostri primi telescopici full-electric, rispondono infatti perfettamente ai requisiti indicati nell'ultimo bando sui fondi del Pnrr destinati al settore agricolo, che ha stanziato risorse per 400 milioni di euro per l’acquisto di nuovi macchinari e sistemi di agricoltura di precisione".
E fuori dall'Italia? "A livello globale abbiamo stimato una ulteriore crescita rispetto allo scorso anno, in particolare nei mercati extra europei". A dare una mano, felice apripista del sessantesimo anniversario di inizio attività per l'azienda di Cuneo, ci sarà anche la nuova filiale Usa, che si è aggiunta alle sei esistenti (Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Polonia, Australia) e rafforza la rete distributiva di 80 importatori e 600 concessionari in giro per il mondo.
EFA News - European Food Agency