Urbani Tartufi: 8 mln euro per raddoppio stabilimento produttivo
L'azienda punta creare a uno spazio lavorativo sempre più ampio, armonioso e sostenibile
Dirigenti e dipendenti protagonisti dell'ultima puntata di "Boss in incognito" su Rai Due.
Urbani Tartufi innesta il turbo e investe 8 milioni di euro in innovazioni e ampliamenti ad ampio raggio. Primo obiettivo tra i tanti: raddoppiare lo storico stabilimento produttivo di Santa Anatolia di Narco (PG), che passerà quindi a 16mila mq di superficie. L'azienda mira a ottimizzare la produzione dei suoi tartufi, riducendo al minimo gli sprechi. Il tutto, ovviamente, in un'ottica sempre più "green" e sostenibile, in solo con l'implementazione di tecnologie a basso impatto ambientale ma anche con l'ampiamento degli spazi verdi intorno alla sede aziendale, che avrà anche un centro congressi, una palestra per i dipendenti e una nuova costruzione dalle vetrate terra-cielo.
L'azienda di famiglia è nata nel 1852, per iniziativa di Costantino Urbani. Dopo 172 anni, la gestione è in mano ai fratelli Olga e Gianmarco Urbani, rispettivamente presidente e amministratore delegato, affiancati dal direttore generale Andrea Pascolini. Il gruppo e i suoi massimi dirigenti sono stati al centro dell'ultima puntata di "Boss in incognito", condotta da Max Giusti e andata in onda ieri sera su Rai Due. Durante il docu-reality, Olga Urbani ha ricordato che ogni anno la sua azienda acquista 250 tonnellate di tartufo, per destinarlo alla trasformazione. La presidente, che è stata insignita del titolo di cavaliere della Repubblica dal capo dello Stato Sergio Mattarella, ha sottolineato l'impegno ambientale dell'azienda attraverso il progetto “Sustainable life”, che pone al centro la persona nel rispetto dell'ecosistema, “secondo una precisa responsabilità morale che deve garantire un equilibrio a tutti coloro che compongono la Urbani in ogni luogo del mondo”.
C'è poi il progetto Truffleland (leggi notizia EFA News), che "nasce da una esigenza continua di implementazione, di innovazione e di miglioramento”, aggiunge Olga Urbani. Il progetto di raddoppio dello stabilimento di Sant'Anatolia di Narco è partito alla fine del 2023 e dovrebbe andare in porto entro due anni, con la realizzazione di otto linee produttive, dedicate alle salse, gli olii e gli altri prodotti trasformati, mentre negli spazi attuali si lavorerà soltanto il tartufo "puro". “Piantiamo circa 100mila alberi da tartufo ogni anno", spiega ancora il presidente Urbani, con benefici per l’ambiente” e anche per il business, grazie alla vendita di piantine da tartufo micorrizate.
La puntata di ieri di "Boss in incognito" è stata di grande impatto emotivo per tutta la dirigenza di Urbani Tartufi. Il direttore generale Pascolini è andato a lavorare in incognito assieme agli operai. “Ho versato fiumi di lacrime", ha confidato la presidente, "nel sentire parlare le operaie di noi, senza che loro sapessero, perché ti rendi conto che tante cose non le percepisci. Questa trasmissione mi ha fatto conoscere un lato che non vedevo, anche di me stessa; mi ha dato tanto”.
EFA News - European Food Agency