PepsiCo chiude con la testimonial transgender dei Dorito, Samantha Hudson
La multinazionale straccia il contratto dopo aver scoperto che l'influencer aveva postato commenti offensivi
Negli Stati Uniti comandano i consumatori, almeno nelle campagne pubblicitarie. Lo dimostrano le campagne, ormai diventate storiche, delle birre Bud Light che hanno scatenato le ire degli yankee bevitori per l'effige da testimonial del transgender Dylan Mulvaney (leggi EFA News). Adesso si aggiunge alla schiera dei brand che sottostanno alle imposizioni dei loro clienti anche PepsiCo che ha deciso di chiudere la partnership con l'influencer transgender spagnola Samantha Hudson testimonial del marchio di patatine Doritos. La decisione di tagliare i ponti è stata presa dopo che è riemersa su X una serie di post considerati sessisti e offensivi fatti dalla Hudson nel 2015, cioè 9 anni fa.
I funzionari del marketing che si occupano del marchio Doritos in Spagna stavano lavorando a una "serie di contenuti" con la Hudson, ha dichiarato PepsiCo in un comunicato. Secondo quanto riportato da altre fonti di stampa, le due parti stavano sviluppando una serie di video promozionali chiamata "Crunch Talks". Un portavoce del marchio Doritos in Spagna ha dichiarato: "Dopo l'inizio della campagna, siamo stati messi al corrente dei tweet cancellati di Samantha Hudson intorno al 2015. Abbiamo interrotto la relazione e fermato tutte le attività di campagna correlate a causa dei commenti. Condanniamo fermamente parole o azioni che promuovono la violenza o il sessismo di qualsiasi tipo". Il marchio aveva pubblicato un video su Instagram con l'influencer domenica 3 marzo 2024: il video è stato poi rimosso lunedì scorso, 11 marzo, quando sono riemersi i post incriminati, secondo quanto ha dichiarato un portavoce di PepsiCo. Secondo i vertici della multinazionale, però, la mossa non è stata fatta perché la Hudson è transgender ma è legata esclusivamente alla natura dispregiativa delle sue osservazioni passate.
Rispondendo ai post incriminati e riemersi su X, l'influencer ha detto di essersi "già scusata" per i commenti "di qualche anno fa", aggiungendo che i post erano stati fatti "con l'intenzione di attirare l'attenzione usando argomenti molto spiacevoli... che sono totalmente fuori luogo, sgradevoli e offensivi. Mi assumo la responsabilità di ciò che ho scritto -ha aggiunto l'ormai ex testimonial di PepsiCo-ma non posso fare a meno di esprimere quanto mi sembra ingiusto che una persona venga giudicata in modo così esorbitante per alcune pubblicazioni che ha fatto nove anni fa, quando era ancora minorenne".
EFA News - European Food Agency