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Apicoltori in piazza: Governo prova a intercettare la protesta

Sottosegretario D'Eramo (Masaf) rivendica l'impegno per la definizione di un disciplinare

L'apicoltura italiana è in crisi da tempo. Vessati dai cambiamenti climatici, dai rincari e dalla concorrenza extraeuropea (Cina, in primis), gli operatori del settore hanno tenuto stamattina il loro sit-in a piazza Santi Apostoli a Roma. Nel corso dell'iniziativa, promossa dall'associazione “Miele in cooperativa”, il sottosegretario all'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Luigi D’Eramo è intervenuto, promettendo agli apicoltori la collaborazione del governo.

“Consapevoli delle difficoltà che stanno vivendo i nostri apicoltori stiamo mettendo in campo misure concrete che potranno contribuire a sostenere la filiera", ha ribadito il sottosegretario. "Tra le priorità dei prossimi mesi la realizzazione di una prima campagna di comunicazione che ha l’obiettivo di rilanciare i consumi interni. Contemporaneamente", ha spiegato D’Eramo, "al Masaf si sta lavorando alla definizione del disciplinare di un Sistema di qualità nazionale. A questo si aggiunge il risultato ottenuto in Europa, anche grazie alla tenacia dell’Italia, nell’ambito della Direttiva Breakfast (leggi notizia EFA News), con l’indicazione obbligatoria in etichetta dei paesi di origine e delle percentuali. Nei casi in cui il miele proviene da più Paesi, questi dovranno essere indicati chiaramente sulla confezione con ordine decrescente e in modo proporzionale. Con la massima trasparenza in etichetta e rafforzando i controlli puntiamo a contrastare la concorrenza sleale e a valorizzare la qualità dei prodotti Made in Italy”, ha concluso il sottosegretario.

Al sit-in è intervenuto anche il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera Mirco Carloni, esprimendo gratitudine agli apicoltori italiani "perché stanno facendo un favore ai consumatori italiani che devono capire cosa c’è dietro un’etichetta. C’è una grande differenza tra un miele fatto in italia e l’altro miele. Lo sappiamo bene e la commissione è al vostro fianco", ha detto Carloni rivolto ai manifestanti. "Per questo stiamo predisponendo un testo per tutelare la tracciabilità del prodotto. La vera battaglia, però, è sui confini europei e deve essere recepita a Bruxelles. Oltre il 70% del miele utilizzato nell’agroindustria proviene dalla Cina. La Lega dice no! Grazie a tutti gli apicoltori italiani”.

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EFA News - European Food Agency
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