Consorzio Vini Maremma Toscana: ecco il nuovo logo
Un cavallo, animale simbolo dell'area geografica, sullo sfondo verde di un territorio incontaminato
Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana si presenta con un nuovo logo per rafforzare la comunicazione dei vini della Doc. Al centro del progetto la volontà̀ di mettere in luce la particolarità̀ e l’unicità di questo territorio per questo la scelta grafica è ricaduta sul cavallo maremmano, uno degli elementi maggiormente identificativi della Maremma Toscana, in grado di esprimere la natura forte e incontaminata, caratteristica principale del territorio maremmano. “L’idea di rinnovarci", spiega Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, "nasce dall’esigenza di dare alla nostra Doc un’immagine ancora più̀ immediata che riporti subito alla connessione con il territorio. I cavalli maremmani moderni, forti ma con uno stile più raffinato, sono il risultato dell'incrocio con razze di cavalli arabi, purosangue inglesi, spagnoli e berberi. Così come la viticoltura in Maremma, inizialmente basata sulle varietà più tradizionali, via via ha visto l’introduzione di nuovi vitigni internazionali che hanno consentito un miglioramento qualitativo diffuso della produzione dei nostri vini”.
Il progetto parte quindi dallo studio del cavallo maremmano e della sua evoluzione. La sua presenza, fin da epoche remote, è testimoniata da affreschi, sculture e decorazioni etrusche, che lo collocano tra i protagonisti di questa realtà. Le particolari condizioni ambientali della Maremma e l’intervento dell’uomo hanno concorso a selezionare un cavallo dalle caratteristiche eccezionali come eccezionali vogliono essere i vini della Denominazione, in tutte le loro sfaccettature. Il colore verde scelto per il logo vuole invece richiamare il concetto di integrità e naturalità del territorio poiché la Maremma è uno dei territori più green della Penisola, con la pressochè assenza di attività industriali e bassissima antropizzazione. Per tanti anni, uomo e cavallo insieme, hanno fatto la storia. Fino ai primi del 900 in cui iniziò un lavoro di selezione e miglioramento delle razze italiane, in particolare della razza maremmana, nota appunto per la sua rusticità̀, longevità̀ e robustezza. Con l’introduzione poi a Pinerolo della scuola fondata dal capitano livornese Federico Caprilli, l’uomo che rivoluzionò l’arte di cavalcare in tutta l’Europa inventando le moderne discipline sportive su ostacoli, si iniziò a selezionare quel maremmano migliorato, addestrandolo per i neonati concorsi ippici. I famosi Crispa, Derna, Nasello, vincitori di concorsi internazionali, uscirono proprio dagli allevamenti di Maremma.
Il colore verde del logo, inoltre, richiama l’integrità del territorio e il suo carattere “green”, tanto che circa il 44% dei vigneti maremmani sono condotti col metodo biologico o sono in conversione, un dato al di sopra della media toscana che si attesta al 38%. Inoltre, in Maremma quasi il 45% del territorio è occupato da superfici boscate in un contesto ambientale variegato dove la biodiversità è un fattore acclarato. I mari della costa sono riconosciuti come i più puliti d’Italia, inoltre in Maremma si trova il cielo notturno più puro e stellato dell'Italia peninsulare, per via delle caratteristiche rurali del territorio che determinano una quasi totale assenza di inquinamento luminoso. Insomma, la Maremma è un esempio vivente di natura conservata.
EFA News - European Food Agency