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Gaza: gli operatori di World Central Kitchen uccisi dagli isareliani

La ong fondata dallo chef spagnolo José Andres assiste le popolazioni colpite da guerre e cataclismi

L'organizzazione ha annunciato il ritiro da Gaza.

Per Gaza non c'è pace e la nuova strage getta nel lutto cinque Paesi, oltre alla Palestina. Sono sette, infatti, gli operatori umanitari di World Central Kitchen (Wck) rimasti uccisi nel raid israeliano di ieri sera. La stessa Ong americana, in una nota, ha espresso il proprio cordoglio, dicendosi "devastata" nel confermare il decesso dei propri uomini. Gli operatori umanitari viaggiavano a bordo di un veicolo condotto da un autista palestinese (anch'egli rimasto vittima dell'esplosione) ed erano di nazionalità australiana, polacca, britannica e con doppia cittadinanza americana e canadese.

Gli israeliani parlano di "un incidente". “La scorsa notte a Gaza si è verificato un incidente che ha provocato la tragica morte dei dipendenti della World Central Kitchen mentre svolgevano la missione vitale di portare cibo alle persone bisognose. In quanto militare professionista impegnato nel rispetto del diritto internazionale, siamo impegnati ad esaminare la nostra operazioni in modo accurato e trasparente”. Così Daniel Hagari, il portavoce dell'Esercito Israeliano (IDF) spiega, in un video diffuso ai media, la posizione dello Stato di Israele sulla tragica morte dei 7 volontari di Wck uccisi ieri a Gaza. 

Il team di Wck "viaggiava a bordo di due auto blindate con il logo" della Ong e "nonostante il coordinamento dei movimenti con l'Idf, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove il team aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza" attraverso il corridoio marittimo da Cipro, come specificato dalla Ong sul proprio sito. "È una tragedia. Gli operatori umanitari e i civili non dovrebbero MAI essere presi di mira. MAI", si legge sul profilo X della Ong.

Sempre su X, il fondatore di Wck José Andres ha scritto: "Abbiamo perso alcuni dei nostri fratelli e sorelle in un raid israeliano su Gaza. Ho il cuore spezzato e sono in lutto per le loro famiglie, amici e l'interna famiglia di Wck".

"Questo non è solo un attacco contro la Wck, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili, dove il cibo viene usato come arma di guerra. È imperdonabile", ha dichiarato da parte sua Erin Gore, amministratore delegato di World Central Kitchen, che ha deciso di sospendere "immediatamente le nostre operazioni nella regione. Prenderemo presto delle decisioni sul futuro del nostro lavoro".

Wck nasce nel 2010, anno in cui lo chef José Andrés decise di mettere in campo i propri talenti culinari per aiutare le popolazioni colpite da conflitti o cataclismi naturali. La prima esperienza fu ad Haiti, a seguito del terremoto che 14 anni fa colpì l'isola caraibica. Cucinando insieme alle famiglie sfollate in un campo, Andrés è stato istruito sul modo corretto di cucinare i fagioli neri così come gli haitiani amano mangiarli: schiacciati e passati al setaccio in una salsa cremosa.

"Non si trattava solo di nutrire le persone bisognose", si legge sul sito di Wcf, "si trattava di ascoltare, imparare e cucinare fianco a fianco con le persone colpite dalla crisi. Questo è il vero significato del comfort food ed è il valore fondamentale che José, insieme a sua moglie Patricia, ha utilizzato al centro della fondazione di World Central Kitchen".

agu - 39574

EFA News - European Food Agency
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