L'industria vinicola italiana chiude un 2023 "resiliente"
Analisi Pambianco: le prime 15 realtà italiane hanno totalizzato 4,3 miliardi di Euro
Nel 2023 l'industria vinicola italiana ha dovuto confrontarsi con una serie di sfide giudicate dagli esperti "senza precedenti" che hanno influenzato l'intera filiera. Dall'euforia post covid-19 degli anni precedenti il mercato è passato a subire le conseguenze di una congiuntura economica globale avversa, tra guerra in Ucraina, crisi mediorientale e aumento significativo dei costi finanziari. Non è un caso, dunque, che le prime 15 realtà vinicole italiane per fatturato nel 2023, secondo l'analisi di Pambianco, non abbiano raggiunto livelli entusiasmanti, totalizzando complessivamente 4,3 miliardi di Euro, con un incremento di 2,4 milioni rispetto al 2022.
Tra le aziende che hanno performato meglio c'è Terre Cevico, che ha registrato un aumento del fatturato del 14,5%: insieme a lei, ottima performance per la new entry Mionetto, che ha segnato una crescita del 10%, conquistando la quattordicesima posizione nella classifica. La Top 4 delle cantine, presenta un conto complessivo da oltre 400 milioni di Euro.
In prima posizione c'è Cantine Riunite & Civ che ha mantenuto la sua posizione di leadership, registrando un fatturato di 269,4 milioni di Euro, sebbene con una leggera diminuzione rispetto all'anno precedente. Al secondo e terzo posto troviamo rispettivamente Argea (449,4 milioni di Euro) e Iwb-Italian Wine Brands (429,1 milioni di Euro), che hanno "confermato la loro solidità nonostante le difficoltà del contesto economico". Gruppo Caviro completa il quartetto evidenziando una crescita dell'1,4% trainata principalmente dall'export.
Le posizioni dalla 5a all’11a fatturano complessivamente sopra 200 milioni. Al quinto posto nell'analisi Pambianco c'è Cavit che ha mostrato una crescita dello 0,9% nel fatturato del 2023, raggiungendo 267,1 milioni di Euro, grazie al successo dei suoi spumanti e alle esportazioni, che rappresentano circa il 76% del totale. Santa Margherita Gruppo Vinicolo si è posizionata al 6° posto con un fatturato di 255,1 milioni di Euro, registrando una diminuzione del 2% rispetto all'anno precedente, principalmente a causa delle difficoltà riscontrate in Canada e Australia.
Marchesi Antinori, in 7a posizione, continua il suo percorso di crescita con un fatturato di 249 milioni di Euro (+3,7%), grazie al consolidamento dell'horeca e del travel retail. Fratelli Martini, mantiene l'8° posto con un fatturato stimato a 233 milioni di Euro, registrando una diminuzione del 2%, mentre La Marca Vini e Spumanti e Gruppo Mezzacorona hanno chiuso la Top10 rispettivamente con 225 milioni e oltre 217 milioni di Euro di fatturato.
Terre Cevico, in 11a posizione, si è distinta come la top performer dell'anno, con un aumento del 14,5% nel fatturato che ha raggiunto 217 milioni di Euro. La cooperativa di Lugo (Ravenna) è riuscita a recuperare una posizione nella classifica, superando il Gruppo Zonin1821. Vivo Cantine ha registrato la seconda migliore performance dell'anno, con un aumento del 4,5% nel fatturato che ha superato 171 milioni di Euro.
La new entry Mionetto, come dicevamo, ha segnato un aumento del 10% nel monte ricavi, raggiungendo 153,9 milioni di Euro. Il Gruppo Lunelli ha consolidato un fatturato di 145,8 milioni di Euro nel 2023, nonostante una diminuzione del 4,6%.
Per il 2024, secondo l'analisi, "le aspettative si concentrano sulla normalizzazione del contesto mediorientale e sulla speranza di una ripresa nei mercati asiatici e statunitense".
EFA News - European Food Agency