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CLARA MOSCHINI

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Istat: produzione industriale in calo a cavallo tra 2023 e 2024

Le flessioni più ampie in tessile, abbigliamento, pelli e accessori (-11,7%) /Allegato

A febbraio 2024, l'Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,1% rispetto a gennaio. Nella media del trimestre dicembre-febbraio si registra un calo del livello della produzione dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale sostenuto per i beni strumentali (+3,5%) e una sostanziale stazionarietà per i beni intermedi (+0,1%); viceversa, si osservano flessioni per i beni di consumo (-0,8%) e l’energia (-2,0%).

Al netto degli effetti di calendario, a febbraio 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2023). Si registra un incremento tendenziale solo per i beni strumentali (+1,7%); calano, invece, i beni intermedi (-2,1%) e in misura più accentuata l’energia (-4,2%) e i beni di consumo (-5,3%).

I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+17,2%), le altre industrie manifatturiere (+2,5%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+1,7%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-11,7%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-10,8%) e nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-4,9%).

In allegato a questa EFA News il testo integrale e la nota metodologica dell'Istat.

Allegati
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EFA News - European Food Agency
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